
Mangiare tra le 9 e le 19 potrebbe essere la chiave per una migliore salute e benessere. Questo approccio alla nutrizione si basa sui ritmi naturali del corpo e su come il nostro sistema digestivo funziona in sincronia con il ciclo circadiano. Mangiare in una finestra temporale di dieci ore aumenterebbe i livelli di energia e buonumore ma non solo. Adottare questo ritmo nell’alimentazione, che entra nella tipologia del digiuno intermittente, diminuirebbe anche la sensazione di fame e aiuterebbe di conseguenza a tenere sotto controllo il peso.
Il nostro corpo segue un ritmo circadiano, un ciclo biologico di circa 24 ore che regola vari processi fisiologici, tra cui il sonno e la digestione. Mangiare tra le 9 e le 19 è in sintonia con questo ciclo, consentendo al corpo di massimizzare l’efficienza digestiva durante le ore di veglia e di prepararsi al riposo notturno durante la fase di digiuno. Non solo che una finestra di 10 ore nella quale mangiare sia sufficiente per migliorare la salute, ma anche che i risultati sono più evidenti se queste ore, e i momenti in cui ci si alimenta, rimangono gli stessi ogni giorno.
Nutrizione, benefici del mangiare dalle 9 alle 19
La finestra temporale di 9-19 favorisce una migliore digestione poiché coincide con i momenti in cui il nostro sistema digestivo è naturalmente più attivo. Consumare pasti durante queste ore ottimizza l’assorbimento dei nutrienti, riducendo il carico di lavoro del sistema digestivo durante le ore notturne e promuovendo un sonno di qualità. Adottare un’approccio di alimentazione limitato alle ore diurne può avere benefici significativi sul controllo del peso. Questo perché il corpo ha il tempo di bruciare calorie durante le attività quotidiane, riducendo il rischio di accumulo di grasso. Inoltre, il rispetto del ciclo circadiano può migliorare la sensibilità all’insulina, contribuendo alla gestione del peso corporeo.
Questi risultati mostrano quindi che chi vuole approcciarsi al digiuno intermittente, per averne benefici non debba necessariamente portarlo avanti in modo restrittivo. Al contempo però attestano anche come ai fini della salute complessiva non sia solo importante cosa mangiamo ma anche l’orario in cui si sceglie di consumare i pasti. Per prima cosa diminuirebbe lo stimolo della fame e questo, di conseguenza, aiuterebbe le persone che vogliono farlo a dimagrire e a ridurre il grasso corporeo. Questo a sua volta concorrerebbe a migliorare la salute cardiovascolare. Alimentarsi solo dalle 9.00 alle 19.00 stimolerebbe anche la riparazione muscolare e migliorerebbe la salute del microbioma.
Diversi studi hanno suggerito che un’adeguata sincronizzazione tra l’assunzione di cibo e il ritmo circadiano può ridurre il rischio di malattie croniche, come diabete, malattie cardiache e obesità. Mangiare in modo consapevole durante le ore diurne può essere un passo significativo verso la prevenzione di tali patologie. Adottare l’abitudine di mangiare tra le 9 e le 19 può comportare una serie di benefici per la salute, tra cui una migliore digestione, un controllo del peso più efficace, e la riduzione del rischio di malattie croniche.
Questo approccio all’alimentazione rispetta il nostro ritmo biologico naturale e può contribuire a una vita più sana e equilibrata. Tuttavia, è importante sottolineare che le esigenze individuali possono variare, e consultare un professionista della salute può aiutare a personalizzare un piano alimentare adatto alle specifiche necessità di ciascuno.
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