
L’ottimismo è un’attitudine mentale che porta con sé una serie di benefici per la salute mentale, emotiva e persino fisica. Non è solo una questione di vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto, ma piuttosto di adottare una prospettiva positiva nella vita. Mantenere un certo ottimismo non è sempre facile, a maggior ragione nei periodi più bui. Tuttavia, imparare a essere un po’ più positivi è possibile, ed è anche utile per la salute mentale e fisica.
Gli studi hanno rivelato, infatti, che l’ottimismo è un antidoto naturale allo stress, uno dei fattori di rischio più noti e comuni. Contribuisce a ridurre le concentrazioni di cortisolo, l’ormone dello stress appunto, e ad aumentare quelle dei cosiddetti “ormoni del benessere”, come la serotonina. Inoltre gli ottimisti tendono a essere anche più creativi, più pronti a rispondere agli stimoli e più veloci nel risolvere i problemi. Infatti, vedono il futuro con positività, per cui agiscono e pensano in modo costruttivo, cercando di realizzare i propri obiettivi.
Ottimismo, come allenarlo e perché fa bene
Numerose ricerche hanno dimostrato che l’ottimismo è correlato a una migliore salute mentale. Le persone ottimiste tendono ad affrontare lo stress in modo più efficace, hanno una maggiore resistenza emotiva e sono meno suscettibili alla depressione e all’ansia. Questo perché vedono le sfide come opportunità di crescita anziché ostacoli insormontabili. L’ottimismo non solo beneficia il singolo individuo, ma ha anche un impatto positivo sulle relazioni interpersonali. Le persone ottimiste sono più propense a essere socievoli, empatiche e a ispirare fiducia negli altri. Questo crea un circolo virtuoso in cui le relazioni interpersonali diventano fonte di supporto reciproco e di crescita personale.
La capacità di essere ottimisti è una componente chiave della resilienza. Le persone ottimiste sono più propense a riprendersi dalle avversità, a imparare dagli errori e a continuare a perseguire i propri obiettivi nonostante le sfide incontrate lungo il cammino. Questa resilienza li aiuta a navigare meglio attraverso i momenti difficili della vita. Anche se può sembrare che l’ottimismo sia un tratto innato, è possibile coltivarlo attraverso pratiche quotidiane. Una delle strategie più efficaci è la gratitudine. Tenere un diario della gratitudine in cui si annotano regolarmente le cose per cui si è grati può contribuire a cambiare il focus mentale verso il positivo. Inoltre, praticare l’autocompassione, impostare obiettivi realistici e trovare il lato positivo nelle situazioni difficili sono tutti modi per allenare l’ottimismo.
Spesso, il nostro dialogo interno può influenzare notevolmente il nostro livello di ottimismo. Monitorare e modificare il linguaggio che usiamo per parlare a noi stessi può fare la differenza. Sostituire pensieri negativi con affermazioni positive e incoraggianti può aiutarci a sviluppare una prospettiva ottimistica sulla vita. La connessione con gli altri può essere una fonte preziosa di ottimismo. Circondarsi di persone che incoraggiano, supportano e ispirano può alimentare la propria positività. Partecipare a gruppi di supporto o trovare un mentore possono essere modi efficaci per ottenere il sostegno sociale necessario per mantenere un atteggiamento ottimista.
La mindfulness, o consapevolezza, è un’altra pratica che può aiutare a coltivare l’ottimismo. Essere consapevoli del momento presente senza giudizio può aiutarci a sviluppare una prospettiva più equilibrata sulla vita, riducendo l’ansia e aumentando la gratitudine per le piccole cose. Coltivare l’ottimismo richiede impegno e pratica, ma i benefici che porta alla salute mentale, alle relazioni e alla resilienza ne fanno uno sforzo degno. Con una combinazione di gratitudine, autocompassione, sostegno sociale e mindfulness, è possibile sviluppare e mantenere un atteggiamento ottimista verso la vita, contribuendo così al proprio benessere e alla felicità.
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