
Negli ultimi giorni sono state pubblicate, se cosi si può dire, tre curiosità scientifiche davvero particolari. Dalla lepre che diventa rosa sotto la luce ultravioletta per passare a scoprire quale sia la variante più pericolosa e più letale del Covid-19 ed infine arrivale alla miniera di pipistrelli che hanno prodotto una maggior quantità di coronavirus.
Un viaggio sicuramente interessante all’interno della scienza e all’interno di ciò che oggi più ci preoccupa e influenza ormai il nostro vivere quotidiano. Una raccolta essenziale di notizie, opinioni e analisi scientifiche che ci fanno capire al meglio cosa dobbiamo affrontare.
Lepre rosa o da discoteca
La biofluorescenza è stata rilevata in diversi organismi notturni-crepuscolari, dagli invertebrati agli uccelli e ai mammiferi. Nei mammiferi è stata rilevata attraverso la filogenesi, tra cui l’ornitorinco monotremo dal becco d’anatra, gli opossum marsupiali e gli scoiattoli volanti placentari del Nuovo Mondo. In un nuovo studio si documenta la vivida biofluorescenza in una lepre. La biofluorescenza in questo roditore probabilmente ha origine all’interno della cuticola della fibra capillare ed emana parzialmente, diverse porfirine fluorescenti e potenzialmente una molecola non assegnata assente dalla nostra miscela di porfirine standard.
A causa della diversità spaziale, temporale e contestuale delle lepri, sospettiamo che questo tratto non sia ambientale. Sia gli esemplari maschili che quelli femminili erano fluorescenti nelle stesse regioni e con la stessa intensità, quindi, si sospetta che il tratto non sia sessualmente dimorfico. Il fatto che la biofluorescenza non sia stata facilmente rimossa tramite il lavaggio ed era presente sui campioni antichi suggerisce che la biofluorescenza è una parte dell’anatomia fisica di questa specie.
La variante virale causa una forma più letale di Covid-19
Le persone infettate da una variante del coronavirus chiamata B.1.1.7 hanno un rischio maggiore di morire per Covid-19 rispetto a quelle infette con altre varianti circolanti, indipendentemente dalla loro età, sesso e problemi di salute preesistenti. I ricercatori hanno scoperto che, per ogni tre persone che sono morte entro un mese dal risultato positivo per una variante virale, circa cinque sono morte dopo essere risultate positive per B.1.1.7. Il rischio di morte aumenta con l’età e la presenza di problemi di salute preesistenti, e gli uomini corrono un rischio di morte più elevato rispetto alle donne.
Rilevato per la prima volta nel Regno Unito, B.1.1.7 è ora la variante dominante lì e si sta diffondendo ampiamente in tutta Europa. Senza misure di controllo e vaccini, la variante potrebbe essere più mortale rispetto alle versioni precedentemente circolanti del virus.
Una miniera di coronavirus di pipistrello
I pipistrelli nella provincia dello Yunnan, nel sud della Cina, hanno prodotto ancora più coronavirus strettamente correlati al virus pandemico. Dai campioni, il team ha sequenziato 24 genomi del coronavirus, di cui 4 nuovi virus strettamente correlati a SARS-CoV-2. Uno dei virus isolati da un pipistrello condivideva il 94,5% del suo genoma con il virus pandemico, rendendolo il secondo parente più vicino a SARS-CoV-2. Chiamato RATG13, che condivide il 96% del suo genoma con SARS-CoV-2 ed è stato isolato da un pipistrello Rhinolophus affinis nello Yunnan nel 2013. I risultati suggeriscono che i virus strettamente correlati alla SARS-CoV-2 continuano a circolare nei pipistrelli e sono altamente diffusi in alcune regioni.
Ph. Credit: Wikipedia