I pipistrelli vampiri trascorrono meno tempo con la loro comunità quando sono malati, il che rallenta la velocità con cui si diffonde una malattia. Quando si tratta di contagio, i pipistrelli vampiri sono molto attenti. Secondo un nuovo studio, pubblicato di recente su Behavioral Ecology, infatti, questi animali si mettono in quarantena quando sono malati.
Il team dell’Università di Oxford ha catturato 31 esemplari di pipistrelli vampiri che vivevano in gruppi nelle cavità di un albero a Lamanai, in Belize. Quindici di loro, che facevano parte del gruppo di controllo, hanno ricevuto una soluzione salina, che non ha avuto alcun effetto sul corpo. Il resto è stato iniettato con una dose di lipopolisaccaridi, componenti che si trovano nelle membrane di alcuni batteri e che agiscono come stimolanti del sistema immunitario. La sostanza ha permesso la simulazione di un’infezione, senza che gli animali si ammalassero.
I risultati hanno mostrato che i pipistrelli “malati” erano associati a meno compagni di gruppo, trascorrevano meno tempo con gli altri ed erano meno connessi socialmente a compagni di gruppo sani.
La scoperta
I ricercatori hanno scoperto che, durante il periodo di trattamento, durato sei ore, un pipistrello “malato” era in media associato a quattro compagni in meno rispetto a quelli del gruppo di controllo.
Un pipistrello nel gruppo di controllo aveva, in media, il 49% di probabilità di associarsi a ciascun pipistrello dello stesso gruppo, ma solo il 35% di probabilità di associarsi a un pipistrello “malato”. Inoltre, durante il periodo di trattamento, i pipistrelli “malati” hanno trascorso 25 minuti in meno nel frequentare la “coppia”. È interessante notare che, con il passare del tempo e la rimozione del periodo di trattamento, tutto è tornato alla normalità.
Image by Angeles Balaguer from Pixabay