Uno dei sintomi più comuni del Covid-19 è la perdita dell’olfatto, nota anche come anosmia. Mentre molti pazienti si riprendono da questa condizione, alcuni non riescono a recuperare completamente il senso dell’olfatto dopo la malattia. Questo fenomeno, noto come parosmia, sta diventando sempre più comune tra i sopravvissuti al Covid-19. La parosmia è una condizione in cui i pazienti percepiscono gli odori in modo distorto o sgradevole.
Ad esempio, un odore che una volta era piacevole può diventare disgustoso o un odore che una volta era forte può essere percepito come debole. La parosmia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona, poiché gli odori sgradevoli possono causare nausea e disturbi alimentari. Secondo uno studio recente, fino al 15% dei pazienti Covid-19 non riesce a recuperare completamente il senso dell’olfatto dopo la malattia.
Covid-19, milioni di persone soffrono di parosmia dopo la malattia
Questo è un tasso significativamente più elevato rispetto ad altre malattie respiratorie, come l’influenza. La perdita dell’olfatto può durare da alcune settimane a diversi mesi dopo la guarigione dal virus. La parosmia sembra essere causata da danni alle cellule nervose nell’epitelio olfattivo, che è la parte del naso che rileva gli odori. Il virus sembra danneggiare queste cellule nervose, impedendo loro di funzionare correttamente. Anche se le cellule nervose possono rigenerarsi, questo processo può richiedere molto tempo e alcune cellule nervose possono non riprendersi completamente.
La parosmia può essere particolarmente difficile da gestire per i pazienti Covid-19, poiché non esiste una cura definitiva per la condizione. Tuttavia, ci sono alcune terapie che possono aiutare a migliorare il senso dell’olfatto. Ad esempio, gli esercizi di riabilitazione olfattiva possono aiutare a ricostruire le connessioni tra le cellule nervose e migliorare il senso dell’olfatto. Non è l’unica complicanza olfattiva associata al Covid-19. Alcuni pazienti sviluppano anche l’iposmia, che è una perdita parziale del senso dell’olfatto. L’iposmia può essere meno grave della parosmia, ma può comunque avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona.
Inoltre, alcuni pazienti sviluppano anche l’ageusia, che è la perdita del senso del gusto. L’ageusia può essere correlata alla perdita dell’olfatto, poiché i due sensi sono strettamente collegati. Anche se molti pazienti recuperano il senso del gusto dopo la guarigione dal virus, alcuni non riescono a farlo completamente. In sintesi, la parosmia è una complicanza comune associata al Covid-19, in cui i pazienti percepiscono gli odori in modo distorto o sgradevole. Fino al 15% dei pazienti Covid-19 non riesce a recuperare completamente il senso dell’olfatto dopo la malattia.
La parosmia sembra essere causata da danni alle cellule nervose nell’epitelio olfattivo, che può richiedere molto tempo per rigenerarsi completamente. Tuttavia, ci sono alcune terapie che possono aiutare a migliorare il senso dell’olfatto. La parosmia non è l’unica complicanza olfattiva associata al Covid-19, poiché alcuni pazienti sviluppano anche l’iposmia e l’ageusia.