fauna città
Foto di Amaya Eguizábal da Pixabay

Il Regent’s Park di Londra è un parco immenso vicino al West Ens nel Regno Unito, una vasta area verde circondata da cemento, palazzi e di negozi alla moda. Popolare per chi ama stare all’aria aperta per dei picnic o per far fare una buona passeggiata ai nostri animali domestici. Ultimamente a far compagnia a queste persone c’è un amico in più: il riccio. Il parco ospita dai 30-40 ricci che spuntano dopo il calare del sole annusando tra i cespugli e mangiando invertebrati, frutta e a volte anche rospi.

Questa popolazione di ricci è l’ultima rimasta al centro di Londra. La ricerca ha suggerito che questo immenso parco è abbastanza grande da poter ospitare un’intera popolazione vitale con abbastanza scorta di cibo e di riparo. I ricci stanno costruendo sempre più case nelle nostre città. Lo studio ha mostrato che mentre la popolazione urbana di ricci è stabile e mostra segni di ripresa, i loro cugini rurali continuano a diminuire, con numeri che sono crollati fino al 75% negli ultimi due decenni.

 

Città, sempre più fauna selvatica si adatta al nuovo ambiente

Parte del motivo sembrerebbe essere una maggiore consapevolezza dei ricci e della fauna selvatica in generale tra gli abitanti delle nostre città, con i cugini che aprono la strada al nuovo ambiente, adattandolo per loro al meglio. Tuttavia i ricci sono anche una specie generalista: distribuiti dalla Norvegia alla Spagna, sono in grado di tollerare una serie di condizioni diverse se hanno poche provviste di base come cibo, acqua e riparo. La rimozione e il degrado delle siepi e la pressione competitiva sugli agricoltori per produrre sempre di più dallo stesso appezzamento di terreno con un uso massiccio di pesticidi e monocolture ha reso inospitali vaste fasce di campagna, non solo per i ricci ma anche per altre specie.

Molte di queste creature non si sarebbero mai trovate nelle nostre città; hanno semplicemente esigenze troppo complesse e specifiche per i loro cicli di vita. Tuttavia una serie di creature può essere trovata nelle nostre città, trovando nuovi modi per adattarsi all’ambiente circostante. Molte specie sono neofobici, ossia hanno paura di tutto ciò che è una novità, ma la sopravvivenza in un ambiente urbano è molto spesso spinta dalla curiosità. Sempre più di recente nelle nostre aree urbane si stanno presentando sempre più specie di fauna selvatica come volpi, uccelli, pipistrelli.

Affrontare i problemi che circondano la nostra campagna assediata è un compito molto più arduo, che significherebbe rimodellare il nostro intero approccio all’agricoltura industrializzata e alle nostre infrastrutture di trasporto. E questo prima ancora di entrare nella questione del cambiamento climatico. Tutto questo va ben oltre i ricci, irresistibili come sono. Con più di otto persone su 10 che ora vivono nelle aree urbane e i nostri giardini costituiscono oltre un quarto dello spazio occupato da molte città, un capovolgimento di fortuna per il riccio urbano dimostra che possiamo davvero fare la differenza per la natura alle nostre porte.

Foto di Amaya Eguizábal da Pixabay