
Durante la primavera si è verificato un serio problema quando alcuni uccelli marini sono morti sulla costa della California a causa di un avvelenamento da acido domoico. Proprio per questo alcuni membri della fauna selvatica sono portati nei centri di riabilitazione, che molte volte non riescono a salvare il grande numero di animali che si presentano con gravi segni di malattie neurologiche.
Alcuni ricercatori hanno testato un nuovo sistema di rilevamento precoce, basato sull’intelligenza artificiale, in grado di identificare i vari problemi di salute che possono rivelarsi tra queste specie e classificarli nei vari centri di riabilitazione. Il sistema scansiona i rapporti di assunzione prodotti in 30 centri della California, elencando informazioni come la specie dell’animale, l’età, il motivo dell’ammissione e la diagnosi.
L’IA potrebbe rilevare i problemi di salute della fauna selvatica
A questo punto l’intelligenza artificiale utilizza il linguaggio naturale per poi elaborarlo in rapporti, cercando modelli di malattie ed infortuni. Quando si presenta un qualcosa di anomalo in un numero consistente di casi viene inviato un avviso. Poiché il sistema elabora i dati di ammissione del centro di riabilitazione in appena un giorno o due, può produrre avvisi prediagnostici, che sono più rapidi dell’attesa fino alla conferma delle diagnosi.
Durante lo studio, durato ben un anno, il sistema ha identificato diversi modelli che indicano un afflusso di uccelli marini con problemi neurologici con spasmi alla testa e tremori in tutto il corpo. Questo sistema o qualunque sistema d’allerta potrebbe giovare di molto anche sulla salute umana. Entro la fine del 2021, gli autori dello studio prevedono di lanciare una versione migliorata del sistema di allerta. Per ora, stanno migliorando il modello di apprendimento automatico attraverso un processo chiamato riaddestramento, che esegue nuovi dati attraverso la pipeline esistente per informare meglio il modello.
Inoltre i ricercatori stanno cercando di identificare altri modelli per prevedere altre classificazioni cliniche, come per esempio quelle con malattie neurologiche e oculari. Al momento questo sistema è possibile utilizzarlo solamente in California, ma gli autori vorrebbero espanderlo nel resto del mondo.
Foto di Ronny Overhate da Pixabay