fioritura
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Era una probabile conseguenza del cambiamento climatico e del riscaldamento globale, ma ora è confermata dalla scienza. I fiori iniziano a sbocciare prima, circa un mese prima del normale. Questo è un fenomeno che molti possono apprezzare, ma che ha un impatto sugli ecosistemi, per quanto urbano possa essere l’ambiente. Secondo i ricercatori dell’Università di Cambridge, insetti e uccelli sono le prime creature a risentirne.

In effetti, potrebbe iniziare a manifestarsi il cosiddetto disadattamento ecologico, che avrebbe un “effetto drammatico sul funzionamento e sulla produttività” della natura e dell’agricoltura, ha affermato Ulf Buntgen, autore principale di un nuovo studio sull’argomento. “Il nostro sistema climatico sta cambiando in modi che riguardano noi e il nostro ambiente“.

La chiave ora sembra risiedere nella capacità delle specie, vegetali o animali, di adattarsi alle nuove condizioni. È per un esito negativo – quello del non adattamento – che molti scienziati mettono in guardia, poiché con specie desincronizzazione le conseguenze sarebbero maggiori, in uno scenario di disadattamento ecologico.

Polline, nettari, semi e frutti sono risorse importanti per insetti, uccelli e altri membri della natura. Se i fiori iniziano a sbocciare troppo presto, possono, ad esempio, essere colpiti dal gelo, che renderebbe impossibile la raccolta dei frutti.

 

Il non adattamento dei fiori

Lo studio in questione è partito dall’osservazione e dall’analisi delle date di fioritura di centinaia di migliaia di alberi, arbusti, viti ed erbe autoctone registrati in un database, a cui possono partecipare anche i cittadini, noto come Nature’s Calender e che include dati relativi a il Regno Unito. Gli scienziati hanno successivamente confrontato le date dei primi eventi, arrivando alla conclusione che esiste una relazione tra la fioritura precoce e l’aumento delle temperature globali.

Per bilanciare il numero di osservazioni, gli autori dello studio hanno suddiviso i dati dal loro aspetto al 1986 e oltre, concludendo che, in media, e nel periodo compreso tra il 1987 e il 2019, i fiori stavano sbocciando quasi un anno, un mese prima, rispetto all’intervallo tra il 1753 e il 1986. Ci sono anche casi in cui la fioritura avviene 32 giorni prima del solito.