
Gli strumenti a bordo del rover Perseverance su Marte, noti come SuperCam, hanno i primi campioni di vite passate sul Pianeta Rosso. Ciò potrebbe rispondere alla grande domanda che tutti ci facciamo: C’è stata vita su Marte? Studiare le rocce e il suolo permetterà agli scienziati di soddisfare a pieno i dubbi ancora persistenti sull’argomento.
Dopo sette mesi nello spazio, il rover Perseverance della NASA è calato sul suolo marziano e ha inviato immagini in bianco e nero che rivelano i campi rocciosi del cratere Jezero, appena a nord dell’equatore di Marte. È fondamentale qui l’utilizzo del SuperCam, montato sull’albero del rover delle dimensioni di una scatola da scarpe è pieno di spettrometri, un laser e un dispositivo di registrazione audio per analizzare la chimica, la mineralogia e la composizione molecolare della famosa superficie rossa di Marte.
Partita ufficialmente la ricerca di Perseverance riguardo la vita su Marte
Il laser può colpire oggetti più piccoli di una punta di matita da una distanza massima di sette metri e consente l’osservazione di punti oltre la portata del braccio robotico del rover. È in grado di rimuovere a distanza la polvere superficiale, dando a tutti i suoi strumenti una visione chiara dei bersagli. La missione ha subito un grave incidente prima del decollo e più di 500 ingegneri e scienziati hanno contribuito al progetto.
L’ottica dell’unità albero è stata distrutta in uno strano incidente solo quattro mesi prima della consegna. Il team si è affrettato a mettere insieme i pezzi di ricambio per ricostruire il telescopio da zero. L’incidente si è rivelato una benedizione sotto mentite spoglie. Nel riassemblare l’unità, gli ingegneri hanno scoperto un difetto “simile a Hubble“ nello specchio originale. Poco dopo il lancio del telescopio spaziale Hubble nel 1990, gli operatori si sono resi conto che lo specchio primario dell’osservatorio aveva un’aberrazione che influiva sulla chiarezza delle immagini.
Il team ritiene che circa 3,5 miliardi di anni fa il cratere in cui è atterrato Perseverance fosse sede di un fiume depositando sedimenti in un delta a forma di ventaglio. Il rover ha il compito di raccogliere più di due dozzine di campioni di roccia e suolo in tubi sigillati, per essere rimandati sulla Terra per l’analisi. Perseverance è dotato di un braccio robotico di due metri, 19 telecamere, due microfoni e altri strumenti all’avanguardia.
Un piccolo drone elicottero nascosto sotto la pancia tenterà il primo volo a motore su un altro pianeta tra poche settimane. Uno strumento a bordo è progettato per produrre ossigeno dall’atmosfera principalmente di anidride carbonica di Marte, qualcosa che faciliterebbe notevolmente l’abitazione umana. Perseverance è il quinto rover a mettere le ruote su Marte, tutti dalla NASA. L’impresa è stata compiuta per la prima volta nel 1997. La sua missione principale dura poco più di due anni, ma il rover potrebbe rimanere operativo ben oltre.
Ph. Credit: NASA