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Foto di João Santos su Unsplash

Nel mondo della medicina tradizionale cinese, ogni punto del corpo racconta una storia. Il punto IC 15, situato lungo il meridiano dell’intestino crasso, è tra i più evocativi. Non è solo una zona muscolare: è un archivio emotivo. Spesso coinvolto nei casi di rigidità e dolore alla spalla, può essere la chiave per comprendere quanto il corpo porti il peso di esperienze emotive passate, talvolta non nostre, ma ereditate.

Una memoria incarnata

Secondo la visione psicosomatica, il punto IC 15 è associato a tematiche profonde di abbandono e autosufficienza forzata. È il luogo in cui si deposita l’eco di frasi mai dette: “nessuno c’era per me”, “ho dovuto cavarmela da solo”. A livello fisico, si manifesta con spalle rigide, difficoltà nei movimenti e senso costante di fatica. Ma a livello emotivo, è la prova vivente di una corazza sviluppata per proteggere, e oggi diventata prigione.

Le spalle parlano prima del cuore

Le persone che vivono un carico emotivo legato al passato – propriamente o transgenerazionale – tendono a chiudersi alla richiesta di aiuto. Le braccia smettono di protendersi verso l’altro, il respiro si accorcia, il senso di solitudine aumenta. È il corpo stesso a mettere in atto un meccanismo difensivo, bloccando il fluire del sostegno emotivo, come se non fosse più sicuro fidarsi.

Quando il corpo trattiene storie non sue

IC 15 può essere visto come un “punto di memoria familiare”. In molte persone che presentano dolori a questa altezza, emerge una narrazione ricorrente: “sto portando un peso che non è mio”. Può trattarsi di una lealtà invisibile verso un genitore, una ferita non sanata nella genealogia, un trauma mai espresso che si annida nelle fibre muscolari.

Un lavoro di ascolto e rilascio

Riconoscere IC 15 come un punto chiave per la liberazione emotiva apre nuove strade di consapevolezza. Attraverso tecniche come la digitopressione, il respiro consapevole, la meditazione o la scrittura terapeutica, è possibile sciogliere il nodo invisibile che pesa sulle spalle. Non si tratta solo di alleviare un dolore fisico, ma di interrompere un ciclo ereditato, restituendo al corpo la libertà di sentirsi sostenuto.

Foto di João Santos su Unsplash