
La pelle non è solo una barriera fisica che ci protegge dall’ambiente esterno, ma anche un organo sensoriale sofisticato. Una nuova ricerca condotta dai biologi dell’Università delle Scienze di Okayama ha rivelato una scoperta sorprendente: la pelle umana è in grado di percepire il gusto amaro.
I recettori del gusto di tipo 2 (TAS2R), finora ritenuti presenti solo sulla lingua, sono stati individuati anche nella pelle, nel colon, nello stomaco e nelle vie respiratorie superiori. Questa scoperta potrebbe aprire nuove strade nella comprensione dei meccanismi di difesa cellulare.
Come la pelle riconosce le sostanze amare
Gli studiosi hanno analizzato la reazione dei cheratinociti, le principali cellule dello strato esterno della pelle, a una sostanza amara chiamata feniltiocarbammide (PTC). Il PTC è spesso utilizzato negli studi sulla percezione del gusto e, a sorpresa, ha attivato i recettori TAS2R anche nelle cellule della pelle.
Una volta attivati, questi recettori hanno aumentato la produzione di trasportatori ABC, proteine che facilitano l’espulsione delle sostanze tossiche dalle cellule. Questo suggerisce che la pelle potrebbe avere un proprio meccanismo di disintossicazione autonomo.
Un sistema di difesa contro le sostanze nocive
Per verificare questa funzione, i ricercatori hanno utilizzato un colorante tracciante che poteva uscire dalla cellula solo grazie ai trasportatori ABC. Quando il trasportatore veniva inibito con un farmaco chiamato verapamil, il colorante rimaneva intrappolato nelle cellule, confermando il ruolo protettivo dei TAS2R.
Inoltre, lo studio ha dimostrato che le cellule della pelle esposte a dosi tossiche di antistaminici avevano una maggiore probabilità di sopravvivere se i loro recettori TAS2R erano stati attivati in precedenza. Ciò indica che stimolare questi recettori potrebbe rappresentare un nuovo approccio per migliorare la capacità della pelle di eliminare sostanze nocive.
Possibili implicazioni per la dermatologia
Questa scoperta potrebbe avere importanti applicazioni nel campo della dermatologia. Gli scienziati ipotizzano che lo sviluppo di attivatori sicuri dei recettori TAS2R potrebbe portare a nuovi trattamenti per proteggere la pelle da agenti inquinanti, farmaci tossici o sostanze chimiche dannose.
Lo studio conferma ancora una volta quanto la pelle sia un organo complesso e sorprendente, capace non solo di percepire il mondo esterno ma anche di difendersi attivamente dalle minacce ambientali. Il futuro della ricerca potrebbe rivelare ulteriori funzioni nascoste di questo straordinario tessuto.