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Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay

Negli ultimi anni, il ruolo dei musei come luoghi di benessere ha ricevuto crescente attenzione. Il progetto ASBA (Art, Stress, and Brain Activity) ha recentemente fornito prove concrete dell’impatto positivo che la visita ai musei può avere sulla salute mentale, in particolare nella riduzione dell’ansia e dello stress. Il progetto, coordinato dall’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Università Statale di Milano, ha coinvolto oltre 350 cittadini e numerosi operatori museali nell’arco di tre anni.

I partecipanti hanno preso parte a esperienze guidate e innovative, come la mindfulness, l’arteterapia e le visite guidate, e i loro livelli di ansia e stress sono stati misurati prima e dopo le attività tramite questionari standardizzati e dispositivi in grado di monitorare l’attività cerebrale.

 

Musei e benessere mentale, l’arte come cura per ansia e stress

Uno degli aspetti più interessanti dello studio è stato il monitoraggio dell’attività cerebrale dei partecipanti durante e dopo la visita ai musei. I ricercatori hanno osservato una riduzione significativa nei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, oltre a un aumento dell’attività nelle aree cerebrali associate al rilassamento e al piacere estetico.

La bellezza dell’arte e l’ambiente tranquillo dei musei sembrano stimolare la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori fondamentali per il benessere psicologico. Questo effetto è stato riscontrato non solo tra gli amanti dell’arte, ma anche tra coloro che non avevano una particolare familiarità con il mondo museale.

Un altro dato rilevante emerso dal progetto ASBA riguarda il ruolo dell’immersione sensoriale. Osservare un’opera d’arte con attenzione, esplorarne i dettagli e lasciarsi trasportare dalle emozioni che suscita, si è rivelato un efficace strumento per ridurre i pensieri intrusivi e migliorare la consapevolezza del momento presente, un principio alla base della mindfulness.

Una fonte di stimolazione cognitiva e di connessione sociale

I risultati del progetto suggeriscono che i musei potrebbero essere integrati nei percorsi di benessere e supporto psicologico. Alcuni istituti hanno già sperimentato collaborazioni con professionisti della salute mentale per offrire visite guidate mirate al rilassamento e alla riduzione dell’ansia.

Un aspetto chiave del progetto è stato l’inclusione di persone con diverse fasce d’età e condizioni di stress. I benefici sono stati osservati sia nei giovani adulti stressati dal lavoro o dallo studio, sia negli anziani, per i quali il museo ha rappresentato una fonte di stimolazione cognitiva e di connessione sociale.

Alla luce di queste scoperte, il ruolo dei musei potrebbe evolversi ulteriormente, diventando veri e propri “rifugi culturali” per il benessere mentale. Rendere l’arte più accessibile e promuovere iniziative di “arte terapia” nei contesti museali potrebbe costituire un passo significativo verso una società più attenta alla salute psicologica.

Il progetto ASBA ha quindi dimostrato che i musei non sono solo luoghi di conoscenza e bellezza, ma anche spazi in grado di favorire il rilassamento e la serenità. Investire in politiche culturali che incoraggino la fruizione artistica come strumento di benessere potrebbe rappresentare una strategia innovativa per affrontare le sfide legate alla salute mentale nella società moderna.

Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay