
Tre minuti di respirazione consapevole, tolleranza e attenzione ai più vulnerabili sono tra le azioni più importanti per affrontare l’aumento dei casi di ansia e depressione durante la stagione decembrina. Oggi nota proprio come Christmas blues, ovvero depressione di Natale.
Gli psicologi sono concordi nel dire che si è registrato un aumento di problemi legati all’ansia, poiché le persone temono che la famiglia si ammali, una persistente incertezza nel futuro e, immancabilmente, tanta solitudine.
Tristezza, cattivo umore, ansia, insonnia. Questi sono i sintomi della depressione bianca o natalizio. Gli esperti non lo considerano un disturbo, ma uno stato d’animo negativo e temporaneo, una reazione emotiva a stimoli esterni come decorazioni natalizie, canti natalizi o eccessive riunioni di famiglia. I sintomi vanno dall’insonnia all’ansia, alla tristezza, alla mancanza di appetito, al cattivo umore. Ma cos’è la depressione natalizia? E come lo differenziamo da altri disturbi emotivi?
Il Christmas blues e i suoi sintomi
Gli esperti di psicologia raccomandano di stabilire aspettative realistiche su come celebrare il Natale. Vedere le situazioni familiari e le assenze con prospettiva, assumere i cambiamenti in modo naturale, affrontare gli eccessi dei canti natalizi e l’aumento del consumo di energia e il materialismo di queste date favoriscono una migliore salute emotiva in queste date. La felicità è una corsa a lunga distanza e sono molti gli esperti che ci invitano a riconnetterci con noi stessi e con la natura.
D’altra parte, all’emotività di queste date si aggiungono anche alcuni vantaggi. Ci sono studi che confermano che le persone che decorano casa in anticipo siano più felici. Lle decorazioni natalizie ci consentono di connetterci con il nostro lato più sentimentale e tornare all’infanzia. Inoltre, uno studio a dimostrato che le decorazioni natalizie possono migliorare i rapporti con i vicini e facilitare la possibilità di fare amicizia.
L’inverno ci rattrista: lo spiega la scienza
Sai cosa sono i ritmi circadiani e come agiscono sul nostro corpo e sul nostro stato d’animo? L’orologio circadiano nei mammiferi si trova nel nucleo soprachiasmatico, nell’ipotalamo. Il nostro orologio biologico, in linea con i cicli naturali di giorno e notte, sonno/veglia ogni 24 ore, riceve informazioni sul ciclo luce/buio esterno, lo interpreta e reagisce ad esso attraverso la melatonina. Ecco perché reagiamo al jet lag o ai cambi di orario ma anche alle stagioni dell’anno. Si ritiene che il ciclo circadiano cambi a seconda delle stagioni. Sono i ritmi circannuali.
I ricercatori del Baker Research Institute di Melbourne (Australia) hanno osservato che il volume di serotonina diminuisce nei mesi invernali a causa della scarsa luminosità. La serotonina è un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale che influenza la gestione degli stati d’animo e dei loro cambiamenti stagionali. Meno ore di luce diurna, minore produzione di serotonina e quindi umore peggiore e meno energia.
La sindrome della depressione stagionale, nel mondo anglosassone porta il sapiente acronimo SAD, Seasonal Affective Disorder, “depressione invernale” o disturbo affettivo stagionale (e da notare che sad, in inglese, significa proprio triste, n.d.t.) nasce dalla risposta del cervello alla diminuita esposizione alla luce naturale.
Una migliore comprensione dei diversi stati d’animo e dei meccanismi che regolano le nostre emozioni, nonché le condizioni esterne ed emotive, ci darà una migliore opportunità per affrontare la depressione del bianco Natale o i disturbi affettivi stagionali dell’inverno.