
Le università di Harvard ed Emory sono state il luogo di nascita di molti rinomati scienziati e, naturalmente, di curiosi esperimenti che sfidano la natura. Il più recente ha come protagonista un “pesce”; o meglio un organello sintetico che sembra un pesce, ma è stato creato da cellule staminali umane.
Un paio di cellule cardiache che si muovono come un pesce nell’acqua
Questo piccolo “pesce bioibrido” è composto interamente da cardiomiociti, cioè le cellule che si trovano nei muscoli del nostro cuore e che aiutano lo sviluppo di tessuti e ventricoli sani. Per crearlo, gli scienziati hanno dovuto usare soluzioni di sale e glucosio per far crescere le cellule del cuore e studiare i muscoli di volo degli insetti per far funzionare queste cellule. Tutto questo con l’obiettivo che il pesce possa operare come un cuore umano, con autonomia nei suoi movimenti. Qualcosa che fino ad ora non era stato raggiunto con nessun altro organoide creato nei laboratori di coltura.
Come funziona un pesce sintetico?
Come un cuore umano, questo pesce sintetico produce contrazioni muscolari per spostarsi su ciascun lato, facendo affidamento sui due strati di cardiomiociti che usa come “pinne”. In pratica, quando una pinna stringe forte, l’altra si allunga e viceversa; che permette al suo movimento di essere continuo e autonomo.
Grazie a questo processo, il pesce sintetico può vivere fino a 100 giorni e nuotare molto più velocemente di altri organelli cardiaci. Principalmente perché le precedenti utilizzavano contrazioni senza uno schema specifico, che ostacolavano il movimento del pesce e il funzionamento interno dei suoi tessuti.
A pochi passi dalla creazione di un cuore sintetico
Le possibilità che offre questo piccolo pesce sintetico sono schiaccianti per la scienza. Non solo per il suo obiettivo, che è quello di creare un cuore bioibrido che possa essere utilizzato nei trapianti, ma per tutte le informazioni che si possono ottenere solo osservandone lo sviluppo e che potrebbero migliorare la comprensione del cuore umano e delle malattie cardiache.
Anche se finora i ricercatori sono riusciti solo a far scivolare questo pesce sintetico da una parte all’altra nella sua soluzione di glucosio, tutto indica che molto presto avremo un cuore sintetico. Quindi quelle persone che necessitano di un trapianto urgente, in caso di cardiopatie ereditarie, non dovranno più preoccuparsi.