
Diversi anni fa, una start-up ha fatto molto parlare di se quando ha annunciato un piano per bloccare il bracconaggio illegale, stampando finti corni di rinoceronte con stampanti 3D. L’idea è piuttosto semplice; visto l’interesse dei cacciatori per questi corni, inondare il mercato di finti corni di rinoceronte potrebbe minare la domanda per quelli reali. Un approccio davvero creativo alla difficile situazione dei rinoceronti che molti gruppi di conservazione cercano di combattere.
Arrivando fino ad oggi né questa start-up né altre aziende hanno messo fine al bracconaggio illegale. Alcuni sforzi simili sono sbucati qua e la tranne la possibilità di alcuni ricercatori di creare corni finti sintetici con crine di cavallo, ma questi prodotti ancora non sono sul mercato.
Corni di rinoceronti finti, la tecnologia potrebbe bloccare il bracconaggio illegale
Allo stesso tempo le aziende hanno messo in discussione l’etica di utilizzare parti sintetiche degli animali come lotta al bracconaggio. Alcuni sostengono che la vendita di corna finte potrebbe perturbare il mercato e salvare quindi i rinoceronti, mentre altri pensano che potrebbero sovvertire le forze dell’ordine e sostenere il commercio illegale. Il dibattito solleva anche interrogativi sul ruolo della tecnologia nella conservazione della fauna selvatica. Sebbene spesso percepita come un problema scientifico, la crisi della biodiversità è ugualmente una questione sociale, politica ed economica.
Gli strumenti ad alta tecnologia possono essere efficaci, ma solo se sviluppati per affrontare l’intero quadro della biodiversità. Il numero dei rinoceronti neri africani in pericolo di estinzione, ad esempio, è diminuito di oltre il 90%, da circa 70.000 nel 1970 a circa 5.500 oggi. Il bracconaggio è una delle questioni principali di questi cali. Questi corni vengono spesso venduti oltre gli 8.000 dollari e sono spesso venduti in Vietnam, Cina e la maggior parte dell’Asia Orientale.
Quando la tecnologia non funziona in modo adeguato
Alcune persone consumano in polvere di corno di rinoceronte come un balsamo per vari disturbi, come ad esempio postumi di una sbornia e il cancro. Per decenni, i gruppi ambientalisti hanno cercato di combattere il bracconaggio con le forze dell’ordine e campagne per cambiare il comportamento dei consumatori intorno al corno di rinoceronte nell’Asia orientale. La start-up si è inizialmente concentrata sullo sviluppo di polvere sintetica di corno di rinoceronte, rivolgendosi alla fine sullo stampare corni con stampe 3D.
Le corna di rinoceronte solide sono molto più difficili da replicare della polvere e le persone che cercano di acquistare sculture hanno meno probabilità di preoccuparsi se provengono dalla cosa reale. Anche se nel corso degli anni sono sorte numerose aziende simili, nessuna è riuscita a fare breccia nel mercato in modo serio. Non ci sono molte ricerche su questa domanda, ma due studi suggeriscono che falsi identici potrebbero, in effetti, ridurre il costo e ridurre la fornitura di corna autentiche.
Foto di Saifuddin Ratlamwala da Pexels