
Nonostante le molteplici indagini sulle origini dell’epidemia di coronavirus, comprese quelle effettuate con la partecipazione dell’ OMS, non è ancora chiaro come sia emerso il Covid-19 e sia arrivato a sconvolgere la vita in quasi tutti i paesi il il pianeta. Gli esperti suggeriscono diverse teorie contrastanti, tra cui un nuovo studio che suggerisce che il virus è apparso a causa di una perdita in un laboratorio cinese.
Questa teoria fa crollare il pensiero iniziale, dove il Covid-19 sembrava essere arrivato dai pipistrelli all’uomo. Un team di ricercatori indiani suggerivano che il possibile luogo dove sia iniziato tutto era una grotta di Mojiang, poiché un virus simile al SARS-CoV-2 è stato scoperto nel 2012. In quell’anno sei minatori si ammalarono di una grave malattia respiratoria dopo aver ripulito la grotta dalle feci dei pipistrelli per estrarre il rame.
L’origine del Covid-19 non deriva dalla grotta cinese
Solamente tre di loro sono morti a causa della malattia. Una successiva ricerca ha dichiarato che i minatori erano stati colpiti da un nuovo coronavirus, chiamato RaTG13. Campioni di questa malattia sono stati rilevati dal laboratorio di Whuan. I ricercatori indiani a questo punto suggeriscono che il RaTG13 era un lontano parente del Covid-19. Tuttavia i ricercatori francesi affermano il contrario.
Secondo i risultati preliminari dello studio i minatori hanno mostrato sintomi diversi da quelli che si presentano nel Covid-19. Una seconda differenza è che le persone che hanno interagito con i minatori non sono stati infettati dal virus. Inoltre a differenza dei pazienti Covid-19, i minatori tossivano muco e sangue. Come ultima differenza dalle scansioni delle TC i minatori non hanno riportato cicatrici polmonari come quelle di molti pazienti ospedalizzati con Covid-19.
Come abbiamo già detto, all’inizio della pandemia si pensava che il virus sia iniziato dai pipistrelli trasferendosi poi in un animale intermedio per arrivare dritto all’uomo. Con il progredire della pandemia è apparsa un’altra teoria: che l’epidemia sia iniziata a causa di una perdita di laboratorio nella città cinese di Wuhan, dove sono stati segnalati i primi casi della malattia, o che la malattia sia stata provocata dall’uomo. Entrambe le teorie non sono state accettate e l’OMS crede che sia impossibile che il virus sia stato creato dall’uomo.
Non è un arma biologica
Tuttavia c’è stato un cambiamento di rotta nello scenario dell’evasione dal laboratorio. Citando documenti precedentemente non divulgati scritti dalla comunità di intelligence degli Stati Uniti, tre dipendenti dell’Istituto di virologia di Wuhan hanno cercato cure mediche per una malattia simile al Covid-19, tre settimane prima che le autorità cinesi segnalassero il primo caso. Una successiva indagine ha diviso l’opinione sul fatto che la pandemia sia iniziata a causa di uno spillover dalla natura o sia stata trapelata per caso.
L’indagine tuttavia ha affermato che la malattia non è stata sviluppata come arma biologica. Gli scienziati francesi sostengono che i risultati del loro studio confutano le precedenti accuse sulla perdita di laboratorio. Anche altri ricercatori hanno messo in discussione questo studio, dichiarando che la teoria della perdita di laboratorio non possa essere esclusa. Al contrario una seconda visione ha affermato che è improbabile che l’origine del virus sia derivata dalla teoria di laboratorio. Non ci resta quindi che aspettare ulteriori indagini per capire di più sull’origine del Covid-19.