matematica
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Un nuovo studio ha rivelato che l’attività dei neurotrasmettitori può persino indicare quanto siamo bravi o meno in matematica. I ricercatori hanno esaminato due neurotrasmettitori: glutammato e acido gamma-aminobutirrico (GABA), entrambi già noti per essere collegati alla plasticità cerebrale e alla capacità di apprendimento. In questa indagine, il team ha anche esaminato da vicino la parte sinistra del solco intraparietale (IPS) del cervello. 

Questi neurotrasmettitori hanno ruoli complementari nel cervello: mentre il glutammato eccita i neuroni, il GABA li inibisce, un equilibrio che può svolgere un ruolo importante nel prendere in considerazione nuove informazioni.

In studi precedenti, la parte sinistra del solco intraparietale era già stata collegata a competenze in matematica. In questa ricerca, il team ha voluto studiare questa posizione del cervello e questi neurotrasmettitori negli esseri umani e per un periodo di tempo più lungo.

Lo studio ha suggerito “che è improbabile che il legame tra plasticità ed eccitazione cerebrale e inibizione in diverse fasi sia immutabile“, ha spiegato il neuroscienziato Roi Cohen Kadosh dell’Università di Oxford nel Regno Unito. Ciò significa che la relazione tra questi neurotrasmettitori e le capacità cognitive sembra cambiare nel tempo.

 

Lo studio

Hanno partecipato a questo studio 255 giovani: dai bambini di sei anni agli studenti universitari. Gli scienziati hanno combinato i dati del primo e del secondo test di matematica con la risonanza magnetica e hanno concluso che i livelli di neurotrasmettitori registrati alla prima data potrebbero prevedere l’abilità matematica alla data successiva, una media di 1,5 anni dopo.

Nei bambini, livelli più alti di GABA e livelli più bassi di glutammato erano associati a punteggi aritmetici migliori, una tendenza contraria a quella osservata negli adulti, che avevano livelli più bassi di GABA e livelli più alti di glutammato.

Il team non comprende il motivo di questo cambiamento, anche se suggeriscono che, in un certo periodo tra l’infanzia e l’età adulta, questi neurotrasmettitori iniziano a funzionare in modo diverso, insieme a tutti gli altri cambiamenti biologici che avvengono durante la crescita.

C’è la possibilità che aumentare i livelli di GABA nelle prime fasi dello sviluppo aumenterà l’apprendimento della matematica. Secondo questa teoria, con l’avanzare dell’età, gli stessi livelli più elevati di GABA possono compromettere le nostre capacità matematiche.

Tuttavia, saranno necessari ulteriori studi per supportare questa ipotesi. L’articolo scientifico con i risultati è stato pubblicato il 22 luglio su PLOS Biology.