cromoterapia

A scuola impariamo che i colori non esistono. In effetti, ciò che vediamo e interpretiamo come colori sono solo diverse vibrazioni di luce sugli oggetti. Basta spegnere la luce ei colori scompaiono. Questo fatto, tuttavia, non diminuisce il potere effettivo che i colori hanno su di noi. Né il significato culturale, simbolico e psicologico.

I colori sono associati ai nostri sentimenti e stati d’animo, rituali, feste, religioni, arte e salute fisica e mentale. È anche noto che i colori sono energie, irradiano forze che ci influenzano. I colori preferiti raccontano molto di noi, delle nostre antipatie ed emozioni.

E la casa? Dipingiamo le pareti dei loro ambienti interni e, secondo i colori che scegliamo, si rilassano, si distendono, stimolano, gioiscono e non ci lasciano tristi. Anche i sogni hanno colori dominanti e, attraverso di essi, gli psicoanalisti sono in grado di interpretare ciò che sta accadendo nel nostro inconscio. I colori hanno storia, caratteristiche e vita. Conoscerli può aiutarci a conoscerci meglio.

 

Blu

È il cielo, il mare, il ghiaccio. Ipnotico e attraente, evoca lo spazio esterno, l’abisso infinito, senza fine. Il blu è paura oltre che depressione. È il colore dell’introversione e dell’introspezione, il controllo razionale dell’istinto, della devozione, della religione e della meditazione. Induce calma e relax. Per questo viene utilizzato nelle sale operatorie, in alternativa al verde, e nelle sale operatorie.

Chiunque apprezzi il blu esprime una personalità equilibrata, fortemente ancorata a valori spirituali e morali. Questi stessi valori sono attribuiti all’Unione Europea dal colore stesso della sua bandiera, adornata da un cerchio di stelle dorate, simbolo di comunità tra i popoli.

Arancione

A causa della sensazione di calore e piacere che dà, è il colore preferito delle persone piene di energia. Combinando la luminosità del giallo e la vitalità del rosso, la forza dell’arancione e il suo impatto visivo sono potenti: basta vedere che viene utilizzato nella segnaletica stradale (vedi il colore degli abiti indossati dai manutentori stradali) e in segnalazioni di emergenza (lampade che lampeggiano nei veicoli di pronto soccorso e nei veicoli della polizia). Simbolo di ardente passione, è anche il colore dei mistici e dell’estasi. I monaci indù e buddisti si vestono di arancione, in questo caso sinonimo di illuminazione.

Giallo

Associato alla luce solare, fiori e grano maturo, miele, ambra, oro, ma anche ittero (più comunemente noto come ingiallimento), urina, pus, veleno di serpente.

È il colore preferito degli estroversi, ma anche degli schizofrenici e dei colerici. Il giallo è il colore dell’aura che gli epilettici credono di vedere quando subiscono un attacco. Chi lo preferisce ad altri colori esprime la speranza di arricchirsi e di aprire le proprie strade future, oltre ad avere un sincero desiderio di libertà. Chi non apprezza il colore denuncia che le proprie speranze sono state deluse, vive con una sensazione di vuoto e ha la tendenza all’isolamento.

Verde

È associato alla vegetazione, quindi è anche legato a un ciclo che nasce, cresce e muore. Per la gente del deserto è sinonimo di vita. Per coloro che vivono dove c’è una vegetazione ricca e rigogliosa, questo colore rappresenta l’emblema della Grande Madre, quella che fornisce agli individui abbondanza e abbondanza per sopprimere i bisogni umani. Simboleggia l’Islam, dove rappresenta il Paradiso: quasi tutte le bandiere delle nazioni islamiche hanno almeno una banda verde.

Per noi occidentali, il verde fornisce un effetto armonizzante e compensante. Pertanto, è utilizzato negli ospedali e negli studi dentistici. Esprime anche la capacità di introspezione, autocontrollo e di contenere emozioni, desideri e pensieri all’interno. Per gli psicologi, è il colore della sfiducia, dell’invidia, del pensiero ossessivo e della rigidità di opinione. Quindi è utilizzato da diverse divisioni militari.

Bianco

Rappresenta negazione, inaccessibilità, silenzio. Anche chiarezza e luce. Nelle religioni dell’antica Grecia, Apollo, il dio della luce (e più tardi del Sole), cavalcava cavalli bianchi. Nel Cristianesimo, il bianco è la luce di Dio, spesso avvolto in vesti bianche, e la grandezza divina, la rivelazione.

Bianchi sono i paramenti degli altari nei giorni di Pasqua e Natale, Epifania e Ascensione. Sempre in ambito religioso, il bianco è il colore dell’inizio e della fine. Pertanto, in Cina, India e Giappone è legato al lutto e ai rituali funebri. Gli abiti bianchi sono usati in molti sacramenti e riti di iniziazione e passaggio: per coloro che ricevono il battesimo, così come per le spose e le novizie. Il bianco è anche un attributo dei poteri magici – perché credevano che i nativi americani accolsero i conquistatori spagnoli (di carnagione bianca) come semidei e li idolatrassero ingenuamente.

Nero

Il termine deriva da necro, morto. Come il bianco, il nero non è un colore. È visto come la forza che cancella tutti i colori. È sempre associato alla notte e all’ombra che circonda la morte, il lutto, la disgrazia. Corvi e cani neri sono sinonimo di presagio a causa del loro colore. Lo stesso accade con i gatti neri, considerati porta sfortuna in Brasile e in Italia, a differenza dell’Inghilterra, dove annunciano il successo in amore. Il nero è ancora usato nei vestiti, in quanto è pratico, elegante, fatale e contrastante. Sottolinea la sensualità e anche, per contrasto, rinnega: non a caso è il colore delle vesti dei preti, gli abiti delle suore, le donne sobrie che si coprono il volto nell’Islam e nei giudici dei tribunali.

Viola

Aumenta la produzione endogena di adrenalina ed esprime un’irrequietezza creativa o patologica. Può essere definito come il colore dei disturbi: nella maggior parte delle persone produce un effetto depressivo, inquietante, triste e nostalgico. La Chiesa cattolica associa la viola con l’arrivo della Quaresima, un tempo di meditazione e digiuno.

È anche il colore dei martiri, delle vedove e degli anziani. Nella moda, i primi a scegliere il viola come colore cult sono stati sarti e stilisti. Alcune donne e uomini preferiscono il viola ai colori stressanti, poiché è un intermedio tra il rosso e il blu. Per lo stesso motivo, è il colore preferito degli omosessuali. In greco antico, il termine amethysios (ametista) significava “non ebbro” (contro l’ubriachezza). Per questo nell’antichità la pietra veniva utilizzata come antidoto contro la dipendenza dal bere.

Rosso

Colore della vita, istinti, passione (Eros). Nelle donne è associato alla nascita e al ciclo mestruale, ma anche alla sensualità e alla riproduzione. Negli uomini, si riferisce alla circoncisione e alle ferite, oltre ad essere correlato alle aggressioni della guerra.

I generali dell’esercito romano vestivano di rosso. Il rosso eccita, riscalda, accelera il polso, aumenta la pressione sanguigna e intensifica la frequenza respiratoria. Chi ama questo colore vive bene con il proprio corpo, a differenza di chi lo odia, di chi è malato e non si sente bene con esso. Non è un caso che la tradizione cristiana leghi questo colore alle trasgressioni. La rabbia è rossa, il colore che di solito ci macchia il viso quando siamo arrabbiati e difendiamo un principio in cui crediamo. Per questo motivo, i grandi movimenti rivoluzionari del XX secolo hanno adottato il rosso per sottolineare la volontà e la solidarietà che dovevano esistere con gli oppressi.

Rosa

Evoca la sensazione di delicatezza, affetto, morbidezza. Elimina la violenza, l’aggressività, la rabbia. Quando usato deliberatamente da un uomo, rivela la particolare fiducia che ha in se stesso, al punto da mostrare che preferisce la sensibilità alla forza.

Le donne più romantiche sono totalmente innamorate del rosa. I più pragmatici aborrono il colore: ai tempi di Hitler, nei campi di concentramento, gli omosessuali dovevano indossare triangoli rosa (gli ebrei usavano già una stella di David gialla sulle loro uniformi; alcuni prigionieri erano costretti a indossare due badge). L’uso obbligatorio di un accessorio di questo colore nelle uniformi degli omosessuali era un mezzo per mostrare il pregiudizio del nazismo contro questa condizione sessuale (in seguito, dal 1943, ai comandanti dei campi di concentramento fu permesso di castrare i prigionieri omosessuali). Pregiudizi a parte, il rosa è anche il colore della nostra pelle e quello del nostro corpo quando è sano.

Quando siamo innamorati, “vediamo il mondo in rosa”. La rosa trasmette anche una fresca leggerezza e femminilità, affettiva e allo stesso tempo sottilmente voluttuosa.

 

Cromoterapia

Sono molte le medicine dell’antichità (greco-romana, egizia, indù e cinese, tra le altre) che ricorrevano all’esposizione del corpo ai colori, utilizzandole per curare varie patologie.

Oggi, sulla base di questi stessi principi, abbiamo la cromoterapia, che consiste nella somministrazione di colori al paziente mediante luce colorata applicata direttamente sull’epidermide, acqua e cibi colorati, indumenti e pigmenti. Nei centri specializzati in cromoterapia sono presenti apparecchiature che emettono fasci di luce colorata, proiettandoli sul corpo del paziente mentre rimane sdraiato su un divano. La luce rosa, ad esempio, è usata per curare reumatismi, artrite e depressione. Verde, per disintossicare il corpo. Blu, per disturbi cardiocircolatori. Giallo, per patologie e problemi digestivi.

Nei trattamenti, l’irradiazione del colore può essere sostituita e/o alternata a bagni e tecniche di meditazione e visualizzazione.

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