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Contro stress e stanchezza fisica e mentale spesso si ricorre a soluzioni naturali che ci aiutano a ritrovare il benessere di cui abbiamo bisogno. Negli ultimi tempi si sta diffondendo l’utilizzo di un integratore, ancora poco conosciuto, come l’ashwagandha che pare agisca sul sistema nervoso aiutando a ritrovare forza ed energia per combattere stress, ansia e depressione.

Che cos’è l’ashwagandha?

L’Ashwagandha, il cui nome scientifico è “Withania somnifera”, è conosciuta anche come “ginseng indiano”, ed è una pianta medicinale utilizzata nella medicina ayurvedica. Anche se di origine indiana, cresce in maniera spontanea anche nell’Africa equatoriale e meridionale e nell’area del Mediterraneo, soprattutto in Sicilia.

I suoi principi attivi sono concentrati soprattutto nella radice e nei semi e, nella tradizione fitoterapica asiatica, viene usata per trattare una vasta gamma di disturbi, tra cui stress, ansia, insonnia e dolore, grazie al suo effetto calmante.

Il nome Ashwagandha in sanscrito vuol dire “odore di cavallo”, che si riferisce sia al suo aroma, ma anche alla sua capacità di aumentare la forza fisica.

 

Quali sono le sue proprietà?

Le sue principali qualità sono di tonico e adattogeno, nel senso che l’ashwagandha aiuta il corpo ad adattarsi e resistere allo stress fisico e mentale. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che l’assunzione regolare di ashwagandha aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, ed ha un impatto positivo sulla riduzione dei sintomi di ansia e depressioneLa pianta ha pertanto un effetto rilassante, permettendo all’organismo di riposarsi e di incrementare le sue naturali difese. 

Tuttavia, l’ashwagandha non agisce solo sul sistema nervoso, ma anche sulla salute fisicaStudi hanno dimostrato che può aumentare la forza muscolare e la resistenza, migliorare le prestazioni sessuali, grazie alle sue proprietà afrodisiache, migliorare la produzione di testosterone ed aumentare l’energia e la vitalità.

Riduce inoltre i livelli di zucchero nel sangue e di colesterolo e, nella tradizione fitoterapica, viene utilizzata anche per contrastare deficit cognitivi associati all’età, malattie croniche, disturbi del comportamento, e come antinfiammatorio naturale in caso di febbri, reumatismi, bronchiti ed asma.

Come e quando si può assumere l’ashwagandha?

L’estratto della radice della pianta può essere assunto come integratore in capsule una o due volte al giorno, a seconda delle necessità. In commercio si trova anche sotto forma di flaconcini da bere, caramelle gommose o in polvere da sciogliere in acqua. 

In ogni caso, come per tutti gli integratori, è bene seguire le dosi consigliate. L’ashwagandha può infatti avere effetti collaterali come nausea, diarrea o reazioni allergiche. E potrebbe interferire con alcuni farmaci, per cui è importante un consulto medico prima della sua assunzione.