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In un articolo pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, i ricercatori della Queen Mary University di Londra hanno condiviso i risultati del loro studio sull’interpretazione delle espressioni facciali nelle persone. Durante la loro ricerca, hanno scoperto che le persone interpretano le espressioni facciali in modo diverso.

Per ottenere questi risultati, i ricercatori sono ricorsi all’utilizzo di un algoritmo che consentiva alle persone di migliorare il proprio modo di decodificare e apparire una particolare espressione.

Mentre conducevano gli esperimenti, sono state rilevate differenze individuali. Cioè, la stessa espressione facciale assume un significato diverso per persone diverse. Pertanto, i ricercatori ritengono che questi risultati potrebbero avere ripercussioni sulla comprensione clinica di alcune condizioni psicologiche.

 

Differenze nella decifrazione delle espressioni facciali

Questo studio è una versione migliorata di un’indagine precedente che presentava alcune limitazioni. Ma, in ricerche recenti, gli scienziati hanno incorporato l’uso di avatar 3D in combinazione con algoritmi genetici.

Utilizzando questi strumenti, i partecipanti allo studio sono stati in grado di perfezionare le espressioni facciali degli avatar fino a quando non hanno espresso un’emozione specifica. In totale, 336 persone hanno partecipato all’esperimento. Questi dovevano generare espressioni facciali negli avatar che riflettessero felicità, paura, tristezza e rabbia.

I ricercatori hanno quindi analizzato i risultati di tutti i partecipanti e hanno scoperto che le espressioni variavano notevolmente da persona a persona. Pertanto, il team ha concluso che le persone associano diverse espressioni facciali allo stesso stato emotivo.

I ricercatori hanno agito di conseguenza e hanno testato nuovamente i partecipanti. Ma, questa volta, era un test standard di riconoscimento delle emozioni. Attraverso questo processo, hanno verificato che c’erano differenze anche nei partecipanti, poiché le risposte di questo test coincidevano con le espressioni che avevano creato negli avatar.

Pertanto, i ricercatori sono giunti a una conclusione generale: non esiste una comprensione comune delle emozioni che riflettono le diverse espressioni facciali. Ciò significa che ogni persona ha una comprensione unica delle espressioni facciali, che le fa elaborare e rispondere alle emozioni in modo diverso.

Gli autori ritengono che questi risultati potrebbero cambiare la comprensione clinica di determinate condizioni, soprattutto se si considera che alcune persone hanno risposte “atipico” a una particolare espressione facciale.