Covid-19 vaccino infezione
Foto di LuAnn Hunt da Pixabay

In Israele una terza dose di vaccino Covid-19 Pfizer ha migliorato di molto la protezione da infezioni e malattie gravi tra le persone di età superiore ai 60 anni, rispetto a coloro che hanno ricevuto solo le due dosi. Analizzando questi dati, gli esperti affermano che la protezione contro l’infezione da Covid-19 fornita 10 giorni dopo la terza dose era quattro volte superiore.

Per le persone over 60 la protezione è migliorata cinque o sei volte di più per quanto riguarda malattie gravi e ricoveri ospedalieri. Sappiamo che questa fascia d’età è molto vulnerabile  e specialmente in Israele è stata la prima fascia di popolazione ad essere maggiormente colpite dalla malattia.

 

Covid-19, la terza dose potrebbe ridurre significativamente il rischio di infezione

Nelle ultime settimane, gli esperti sanitari affermano che l’immunità offerta dalla vaccinazione è diminuita con il tempo anche per gli anziani e giovani. La maggior parte di persone vaccinate che si sono ammalate in modo grave aveva più di 60 anni e aveva condizioni di salute pregresse. Dal 30 luglio Israele ha cominciato a somministrare la terza dose di vaccino a questa fascia d’età e da giovedì ha abbassato l’età permettendo agli over 40, alle donne incinte, insegnanti e operatori sanitari di usufruire della terza dose.

La terza dose viene somministrata a coloro che hanno ricevuto la seconda dose da almeno 5 mesi. Combattendo con un focolaio della variante Delta da giugno scorso, Israele ha attualmente il tasso più alto di infezione pro capite. Al momento circa 1,5 milioni di persone delle oltre 9,3 milioni presenti nel paese ha ricevuto la terza dose di vaccino.

Gli Stati Uniti hanno annunciato l’intenzione di offrire colpi di richiamo a tutti gli americani, citando i dati che mostrano una protezione in diminuzione. Canada, Francia e Germania hanno annunciato campagne di richiamo, ma nulla è ancora ufficiale.

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