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Foto di Pete Linforth da Pixabay

Recenti casi di infiammazione e arrossamento nella zona di iniezione dopo aver ricevuto il vaccino Moderna hanno destato qualche preoccupazione per i cosiddetti casi di “braccio COVID”. Si pensava che una tale reazione cutanea potesse implicare un problema con la vaccinazione. Ma ora, grazie a recenti ricerche, siamo sicuri che questa risposta al vaccino, sebbene fastidiosa, sia innocua e duri poco.

Lo studio che ha rivelato queste informazioni è stato recentemente pubblicato su JAMA Dermatology ed è stato condotto dalla dottoressa Alicia Little. Grazie a questa ricerca, la dottoressa Little e il suo team hanno studiato i casi del “braccio COVID” in 16 pazienti. E sono stati in grado di identificare i tempi comuni di comparsa della reazione e anche il tempo impiegato per scomparire.

 

Quando compare il “braccio COVID” in coloro che hanno ricevuto il vaccino Moderna?

La velocità con cui il “braccio COVID” si è manifestato negli individui aveva a che fare direttamente con la dose che ricevevano del vaccino di Moderna. Come ben sappiamo, viene inoculato in due dosi, separate da almeno 28 giorni l’una dall’altra. Le osservazioni hanno mostrato che la manifestazione di questa reazione potrebbe verificarsi tra 2 e 12 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino. Nel caso della seconda dose, il “braccio COVID” potrebbe fare la sua comparsa solo 2 giorni dopo l’iniezione.

Sebbene il gruppo campione fosse piccolo, comprendeva una vasta fascia di età, compresa tra i 25 e gli 89 anni. Di questi, 3 partecipanti erano uomini e i restanti 13 erano donne.

 

Quando dovrebbe scomparire la reazione del “braccio COVID”?

La reazione dell’organismo che provoca un leggero arrossamento della zona iniettata e un po’ di prurito – a volte accompagnato anche da gonfiore – potrebbe scomparire in pochi giorni con il giusto trattamento. Secondo la ricerca, le opzioni di trattamento utilizzate andavano da semplici impacchi freddi per il gonfiore all’uso di antistaminici orali o all’applicazione di steroidi topici.

Ma perché, quindi, il vaccino Pfizer-BioNTech non causa il “braccio COVID”? Finora, il vaccino a RNA messaggero di Pfizer e BioNTech non ha dimostrato di avere, tra i suoi effetti collaterali, casi di “braccio COVID” simili a quelli di Moderna. E visto che entrambi i vaccini sono molto simili, rimane un mistero cosa induca Moderna a causare alcune reazioni di ipersensibilità mentre l’altro no.

Tuttavia, poiché ogni vaccino funziona con una porzione diversa di mRNA, potremmo presumere che questa differenza possa interferire con la reazione del corpo. Tuttavia, questo è solo un presupposto che non è stato ancora verificato con studi specifici. Di conseguenza, al momento non esiste una spiegazione ufficiale che giustifichi le differenze nell’assimilazione dell’uno o dell’altro vaccino.