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Il confinamento obbligatorio in varie regioni della Cina all’inizio del 2020 e la sospensione dell’attività economica e industriale hanno avuto un rapido effetto sulla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico, soprattutto nelle grandi città, come Pechino, una delle più colpite dalla scarsa qualità del l’aria. I dati ora registrati dal satellite europeo Copernicus Sentinel-5P mostrano che le concentrazioni di biossido di azoto nella capitale cinese sono diminuite di circa il 35% tra febbraio 2019 e 2020, ma sono già tornate ai valori di febbraio 2021.

La mappa mostra la fluttuazione dei livelli tra i tre periodi, con il rosso scuro che indica alte concentrazioni di biossido di azoto.

Le informazioni sono state condivise dall’Agenzia spaziale europea, confrontando i dati dopo il confinamento di Wuhan, in Cina, il 23 gennaio 2020, dopo che è stata dichiarata la pandemia di COVID-19. Un tentativo di controllare la progressione della malattia che sarebbe poi stata replicata da altri paesi, interrompendo anche l’attività economica.

Diverse valutazioni che sono state fatte in tutto il mondo, e anche in Europa, hanno mostrato nella pratica la riduzione dell’inquinamento atmosferico direttamente associata alla riduzione dell’attività. Le immagini seguenti sono state catturate dal satellite Copernicus e condivise dall’Air Center nell’aprile 2020.

 

L’inquinamento aumenta visibilmente in Cina

I satelliti hanno visto una riduzione del biossido di azoto, un gas che inquina l’aria principalmente a causa del traffico e della combustione di combustibili fossili nei processi industriali. La raccolta delle informazioni avviene con lo strumento Tropomi che permette di generare mappe dettagliate e con una visione unica dei gas in atmosfera.

Tropomi è progettato per monitorare una serie di gas di scarico nell’atmosfera, come biossido di azoto, ozono, formaldeide, anidride solforosa, metano, monossido di carbonio e aerosol, che influenzano l’aria che respiriamo, la nostra salute e il clima.

Le mappe ora condivise della Cina mostrano l’evoluzione della qualità dell’aria a Pechino, con una riduzione del 35% tra febbraio 2019 e 2020, ma la regione di Chongqing ha anche migliorato notevolmente la qualità dell’aria, con una riduzione del 45% dell’azoto diossido nello stesso periodo. E viene anche riportato agli stessi livelli che aveva prima del COVID-19.

Immagini di riferimento: ESA