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Una nuova ricerca ha rivelato che cantare in gruppo può essere pericoloso in termini di diffusione di agenti patogeni. Questa è solo un’altra prova per cui il 2020 sembra essere di missione per mettere un freno al divertimento. L’Università del New South Wales, in Australia, ha condotto uno studio per determinare se esiste un rischio maggiore di contagio quando si canta senza maschera e in gruppo.

Secondo i risultati, la quantità di goccioline rilasciate che rimane in sospensione durante la canzone aumenta la probabilità di contrarre il Covid-19.

 

Lo studio

Gli autori dell’articolo scientifico, pubblicato il 18 settembre su Clinical Infectious Diseases, hanno ricreato un video in cui è possibile osservare il comportamento delle goccioline mentre escono dalla bocca durante il canto.

Il team ha utilizzato un sistema diagnostico di flusso basato su immagini per osservare le goccioline rilasciate durante la canzone. Con una luce LED e una lente sferica che controlla il fascio di luce, gli scienziati sono stati in grado di tracciare il percorso delle goccioline.

Secondo i risultati, il 75% delle goccioline impiega più tempo a depositarsi su una superficie, il che le fa diffondere più facilmente nel resto del coro rispetto a quando le persone parlano o respirano semplicemente.

Gli autori, quindi, concludono che la minaccia di piccole goccioline trasportate dall’aria che diffondono il Covid-19 nei cori è significativa. In effetti, ci sono stati diversi eventi di diffusione che supportano questa teoria, in particolare negli Stati Uniti, dove una persona ha infettato altre 52 in un coro della chiesa.

Per la maggior parte delle interazioni sociali, come fare acquisti o camminare per strada, i metodi di distacco sociale sono ragionevolmente efficaci nel prevenire la diffusione del Covid-19. Il canto, tuttavia, produce una quantità superiore alla media di goccioline d’acqua e aerosol che vengono rilasciati rispetto al parlato.