Stress: 6 suggerimenti per non soccombere alla frenesia di tutti i giorni

Gli stili di vita vertiginosi dei nostri tempi ci stanno immergendo in un “stato quasi ipnotico che ci porta ad agire come automi. La nostra coscienza sta gradualmente sommergendosi in uno stato di sonnolenza, che assomiglia a una sorta di sequestro di persona velata delle nostre menti“. Così spiega José Manuel Calvo, psicologo specializzato in organizzazioni e risorse umane.

“Il traffico, la televisione, la pubblicità, gli incontri, i social network, la posta, WhatsApp, iperconnettività… E’ molto difficile sfuggire a tutto questo rumore, questo costante disordine e interferenza che si verifica nella comunicazione con gli altri e con noi“, continua.

Lo psicologo sottolinea che molte persone toccano il cellulare più di mille volte al giorno. E questa eccessiva dipendenza dalle tecnologie – dice ancora Calvo – “può causare problemi non solo di ansia, ma anche di concentrazione e influenzare le decisioni e persino le abilità creative“. L’unica cosa che può aiutarci a sbarazzarci di questo stato, continua, “è l’attenzione, perché ciò che cattura la nostra attenzione è ciò che controlla la nostra vita“.

Secondo lo psicologo, siamo in grado di allenare la nostra mente a vivere la vita con più attenzione cosciente e a liberarci dalle distrazioni attraverso la consapevolezza, la capacità di osservare gli eventi con un atteggiamento calmo. E, sebbene non possiamo sradicare completamente alcune situazioni nella nostra vita quotidiana che ostacolano la nostra attenzione, possiamo mettere in gioco alcune strategie per affrontarle in modo più salubre e correttamente. Ma come combattere contro quegli “agenti di rapimento della nostra mente”?

Immagina di camminare per la città immersa nel rumore del traffico e dei lavori. Connettiti con il tuo respiro. “Se la situazione non ci permette di distanziarci fisicamente dal rumore che solleva i livelli di stress e i sentimenti di rabbia, possiamo farlo mentalmente per compensare i suoi effetti nocivi“, spiega Calvo. “Possiamo eseguire qualche respiro profondo, portando tutta la nostra attenzione sulle sensazioni che si verificano nel nostro corpo per respirare, guardando, ad esempio, come il nostro addome si muove in modo ritmico con il ritmo respiratorio“, aggiunge lo specialista.

Non hai tempo per niente? Consapevolezza del tempo. “Avere uno stile di vita frenetico ci rende automatici. Trascorriamo i giorni per eliminare i compiti in sospeso da un elenco, senza prestare molta attenzione a ciò che accade mentre li eseguiamo“, spiega Calvo. La pausa è la chiave. “Per rieducarci, dobbiamo dare il permesso di investire un po’ di tempo ogni giorno per essere pienamente presenti in un’attività gratificante per noi: una passeggiata, una chiacchierata con un amico, con la coppia o i figli, sport, meditazione…“. Ciò ci permetterà di mettere le cose nella loro giusta dimensione.

Sei una di quelle persone che trascorrono il loro tempo attivando lo schermo del cellulare per vedere se qualcuno ha messo qualcosa di nuovo su Facebook, Twitter o Instagram o per scrivere e-mail, su WhatsApp o su un social network? “Consapevolezza” della consulenza: ridefinire la situazione. “Il primo passo per evitare l’azione compulsiva è quello di fare un passo indietro e ridefinire consapevolmente ciò che sta succedendo“, dice Calvo. “Possiamo chiederci perché lo facciamo, come ci sentiamo prima, durante e dopo averlo fatto. Una volta riconosciuta l’inutilità di questo atteggiamento, possiamo deviare l’attenzione intenzionalmente a comportamenti più sani“.

Un problema che martella la testa e non ci lascia dormire. Osserva il tuo pensiero. “È normale riflettere sulle preoccupazioni quotidiane, ma a volte entriamo in un circolo vizioso di idee e angosce negative che non ci portano a nessuna soluzione“. L’esperto raccomanda di non resistere a questi pensieri, di accettare che siano lì e cercare di osservarli come testimonianza imparziale. “Da questa posizione di maggiore comprensione possiamo concentrarci più facilmente sulla soluzione e non sul disagio che abbiamo causato con il problema. Diventa un circolo vizioso, se non affrontato in modo corretto“, sottolinea.

Hai la sensazione che non puoi fare tutto e cominci a percepire che stai diventando sempre più irascibile, esplodendo con frequenza nella rabbia e nel nervoso. Pensa invece di reagire. “Lo stress è un meccanismo reattivo che si verifica in una situazione di minaccia per il nostro benessere e la migliore opzione per affrontarlo è identificare ciò che lo causo e agire su di esso“, commenta Calvo. “Se non siamo in grado di agire sulla causa, si consiglia di praticare attività salutari per aiutarci a pacificare il disagio emotivo che si verifica nel processo, come ad esempio l’attività fisica o la meditazione, ed evitiamo comportamenti automatici come inadatti e dolorosi”, suggerisce lo psicologo.

Senti che la tua vita è diventata una lotta costante, in cui i problemi non smettono di sorgere e che la tua vita quotidiana è diventata una sorta di labirinto senza via di uscita. Scegli il tuo atteggiamento. Secondo Calvo, tutti abbiamo un “guerriero interiore” che, nonostante le avversità, decide di non lasciarsi trascinare dalle circostanze e consapevolmente sceglie come relazionarsi con loro. Inoltre, aiuta molto a non sovrastare le cose, a categorizzare i problemi in ordine di importanza e, a volte, semplicemente per far scorrere le cose. Molte cose che sembrano grossi problemi spesso finiscono per essere diluiti in un paio d’ore.