dna umano artificiale
Foto di LaCasadeGoethe da Pixabay

Un progetto scientifico di portata mondiale ha recentemente ottenuto finanziamenti per tentare una delle sfide più audaci della biologia moderna: costruire DNA umano artificiale da zero. La ricerca, guidata da scienziati del Medical Research Council (MRC) di Cambridge e finanziata con 10 milioni di sterline dalla Wellcome Trust, promette di rivoluzionare il campo della genetica e della medicina rigenerativa.

Obiettivi e potenzialità: verso terapie per malattie incurabili

Julian Sale, ricercatore coinvolto nel progetto, afferma che l’obiettivo è creare cellule resistenti alle malattie per:

  • rigenerare organi danneggiati come fegato e cuore,
  • migliorare il sistema immunitario,
  • favorire un invecchiamento più sano e con meno patologie.

Il progetto si basa su tecniche avanzate per costruire pezzi sempre più grandi di DNA, fino a sintetizzare interi cromosomi umani. Questo consentirà di studiare con precisione come i geni regolano lo sviluppo e la salute umana, aprendo nuove strade per terapie innovative.

Il confine etico: paure e controversie

Nonostante le enormi potenzialità, il progetto solleva forti preoccupazioni. Pat Thomas, direttore del gruppo Beyond GM, mette in guardia:

“La scienza può essere usata anche per scopi dannosi, come la guerra biologica o la creazione di esseri umani geneticamente modificati.”

Bill Earnshaw, genetista dell’Università di Edimburgo, evidenzia il rischio di un uso improprio:

“Il genio è uscito dalla bottiglia. Una volta disponibili le tecnologie, è difficile impedirne l’uso non etico.”

Inoltre, si sollevano questioni sulla proprietà di eventuali corpi o dati genetici sintetici, con implicazioni legali e morali ancora tutte da definire.

Un approccio responsabile e multidisciplinare

La Wellcome Trust, consapevole delle implicazioni, ha deciso di finanziare la ricerca per garantire che si sviluppi nel modo più etico e trasparente possibile. Parallelamente agli studi biologici, è stato avviato un programma di scienze sociali coordinato dalla sociologa Joy Zhang, che coinvolgerà esperti, società civile e pubblico per esplorare dubbi e aspettative legate alla tecnologia.

Tom Collins di Wellcome ha spiegato:

“Meglio affrontare subito le questioni etiche che rischiare di lasciare la tecnologia incontrollata.”

Tra opportunità e sfide

Il Progetto Genoma Umano Sintetico rappresenta un salto rivoluzionario nella biologia sintetica e nella medicina, potenzialmente capace di trasformare la cura delle malattie. Tuttavia, il cammino è irto di sfide etiche e sociali che richiedono un dialogo aperto e una regolamentazione rigorosa per evitare rischi di abusi.

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