elefanti
Foto di Olivier_D da Pixabay

La guerra civile in Mozambico, durata dal 1977 al 1992, ha lasciato un’impronta devastante non solo sulla popolazione umana, ma anche sulla fauna selvatica del paese, in particolare sugli elefanti del Parco Nazionale Gorongosa. Gli scienziati hanno osservato un fenomeno impressionante di evoluzione accelerata, con un aumento significativo delle femmine di elefante che nascono senza zanne. Prima del conflitto, circa il 18,5% delle femmine di elefante erano senza zanne. Tuttavia, dopo anni di caccia intensiva per l’avorio, quel numero è salito a oltre il 50%.

La spiegazione di questa trasformazione risiede nelle condizioni estreme causate dal bracconaggio. Durante la guerra civile, sia le forze governative del FRELIMO che quelle dell’opposizione RENAMO facevano affidamento sull’avorio per finanziare i loro sforzi bellici. Gli elefanti con le zanne erano spesso presi di mira per il loro avorio, lasciando in vita principalmente quelli privi di zanne. Questa selezione forzata ha portato a un adattamento genetico in risposta all’intensa pressione della caccia: le femmine senza zanne, che hanno avuto maggiori possibilità di sopravvivenza, hanno trasmesso questo tratto alle generazioni successive.

Il fenomeno è attribuito a specifici geni, come l’AMELX, collegati allo sviluppo delle zanne. Poiché questo gene è legato al cromosoma X, le femmine possono sopravvivere senza zanne, mentre nei maschi questa caratteristica risulta letale durante la gestazione. Di conseguenza, la nascita di maschi privi di zanne è molto rara.

Questo adattamento rapido è un esempio lampante di come l’azione umana possa modellare direttamente la selezione naturale. Gli scienziati, come Chris T. Darimont e Fanie Pelletier, sottolineano l’importanza di studi interdisciplinari per comprendere appieno come le pressioni culturali, economiche e belliche influiscano sull’evoluzione. Il caso degli elefanti del Mozambico mostra chiaramente come la selezione naturale possa operare in tempi brevi e che le attività umane possono innescare cambiamenti genetici con conseguenze durature per le popolazioni animali.