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L’inquinamento atmosferico è una delle principali minacce per la salute globale e, secondo studi recenti, è direttamente responsabile di circa un quinto dei decessi tra i bambini di età inferiore a un anno. Questa statistica agghiacciante sottolinea l’urgenza di adottare misure per combattere l’inquinamento e proteggere le generazioni future. Nel 2021, infatti, circa 5.500 bambini con meno di un anno sono morti per cause legate all’inquinamento in 23 Paesi dell’Europa e dell’Asia centrale.

L’esposizione prolungata all’inquinamento, sin dal periodo fetale, aumenta il rischio di sviluppare malattie come polmoniti, infezioni respiratorie, asma e allergie. Inoltre l’inquinamento può compromettere lo sviluppo cognitivo, causando infiammazioni nel cervello e ostacolando la crescita dei bambini. Le principali fonti di inquinamento in queste aree sono le emissioni di particolato fine (PM2,5 e PM10), derivanti soprattutto dall’uso di combustibili fossili.

 

Decessi infantili, l’inquinamento atmosferico possibile causa nei bambini sotto l’anno di età

L’inquinamento dell’aria può danneggiare seriamente la salute dei neonati, le cui difese immunitarie non sono ancora completamente sviluppate. Le polveri sottili (PM2.5), l’ossido di azoto e altri inquinanti possono penetrare nel sistema respiratorio dei bambini, causando danni permanenti ai polmoni e aumentando il rischio di sviluppare malattie respiratorie croniche come l’asma. I neonati sono particolarmente vulnerabili perché respirano più velocemente degli adulti e, quindi, assorbono una quantità maggiore di inquinanti in proporzione al loro peso corporeo.

Le polveri sottili sono tra i principali responsabili dei danni alla salute infantile. Queste particelle microscopiche possono entrare nei polmoni e passare nel sangue, causando infiammazioni e complicazioni respiratorie. Studi recenti hanno dimostrato che l’esposizione prolungata alle PM2.5 aumenta notevolmente il rischio di morte prematura nei neonati. Altri inquinanti, come l’ozono troposferico e il monossido di carbonio, possono anch’essi aggravare problemi respiratori e interferire con il normale sviluppo del sistema nervoso.

Il legame tra inquinamento atmosferico e mortalità infantile non è uniforme in tutto il mondo. Le aree urbane densamente popolate, specialmente nei paesi in via di sviluppo, sono particolarmente colpite. Città come Nuova Delhi, Pechino e Lagos registrano tassi di inquinamento atmosferico estremamente elevati, il che contribuisce a un aumento dei decessi tra i neonati. Al contrario, i paesi con regolamentazioni più rigorose in materia ambientale, come la Scandinavia e il Canada, mostrano tassi di mortalità infantile più bassi legati all’inquinamento.

 

Il riscaldamento globale influisce anche sulle condizioni meteorologiche

Oltre ai decessi, l’inquinamento atmosferico ha gravi conseguenze a lungo termine per i bambini che sopravvivono. I bambini esposti a livelli elevati di inquinamento dell’aria nei primi anni di vita hanno maggiori probabilità di soffrire di problemi di sviluppo neurologico, malattie cardiovascolari e polmonari croniche in età adulta. Gli studi hanno anche dimostrato che l’esposizione prenatale all’inquinamento può influenzare negativamente il peso alla nascita e aumentare il rischio di parto pretermine, complicando ulteriormente la vita dei neonati.

Il cambiamento climatico peggiora ulteriormente la qualità dell’aria, rendendo le ondate di calore, gli incendi boschivi e le emissioni industriali più frequenti e intense. Questi eventi estremi rilasciano grandi quantità di particolato nell’atmosfera, aumentando così il rischio per i neonati e per tutta la popolazione vulnerabile. Il riscaldamento globale influisce anche sulle condizioni meteorologiche che intrappolano gli inquinanti a livello del suolo, peggiorando la qualità dell’aria in città già in difficoltà.

Non bisogna sottovalutare anche l’inquinamento dell’aria all’interno delle abitazioni, che deriva principalmente dall’uso di combustibili solidi come legna, carbone e biomasse per cucinare e riscaldarsi. Nei paesi in via di sviluppo, molte famiglie sono costrette a utilizzare questi materiali, che emettono fumi tossici pericolosi soprattutto per i neonati e i bambini piccoli. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che milioni di bambini siano esposti quotidianamente a questo tipo di inquinamento domestico, aumentando il rischio di infezioni respiratorie acute come la polmonite.

 

L’educazione pubblica è essenziale per sensibilizzare la popolazione sui pericoli e sulle soluzioni

A livello globale, molte organizzazioni stanno lanciando campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dell’inquinamento atmosferico e promuovere politiche più rigide per la riduzione delle emissioni. L’adozione di fonti di energia rinnovabile, il miglioramento dei trasporti pubblici e la riduzione delle emissioni industriali sono alcune delle misure cruciali per abbassare i livelli di inquinamento. Tuttavia, la collaborazione tra governi, imprese e cittadini è fondamentale per ottenere risultati concreti e duraturi.

A livello locale, le famiglie possono adottare misure preventive per proteggere i propri bambini dall’inquinamento atmosferico. Monitorare la qualità dell’aria, utilizzare purificatori d’aria nelle abitazioni, evitare di uscire durante i picchi di inquinamento e piantare alberi nelle aree urbane possono fare una grande differenza. L’educazione pubblica è essenziale per sensibilizzare la popolazione sui pericoli e sulle soluzioni, aiutando le famiglie a creare un ambiente più sano per i neonati.

L’inquinamento atmosferico rappresenta una delle più grandi sfide sanitarie del nostro tempo, e i neonati sono tra le vittime più vulnerabili. Con circa un quinto dei decessi infantili sotto l’anno di età attribuiti a questa crisi globale, è imperativo agire subito per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria. Soluzioni esistono, ma richiedono impegno collettivo a livello sia locale che globale. Solo con una risposta concertata potremo sperare di proteggere le generazioni future e garantire loro un futuro più sano e sicuro.

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