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Il cibo è da sempre un’esperienza sociale, un momento di condivisione e piacere. Tuttavia, per alcuni individui, il mangiare in compagnia può trasformarsi in un’esperienza travagliata, dominata dall’ansia e dal disagio. Questo fenomeno è noto come disturbo dell’ansia da social eating, una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sul benessere emotivo di chi ne soffre. La deipnofobia è un disturbo psicologico caratterizzato dalla paura o dall’ansia associata al parlare durante i pasti.

Questa condizione può derivare da diverse cause, tra cui esperienze passate negative legate ai pasti, timori legati al giudizio degli altri mentre si mangia o una forma di ansia sociale generalizzata. Indipendentemente dall’origine, superare la deipnofobia richiede tempo, impegno e, in molti casi, il supporto di professionisti della salute mentale. Il termine reale di questo disturbo è deipnofobia che deriva dal greco antico deipnon (cena) e phobos (paura). Nonostante la sua etimologia antica, questo disturbo è stato riconosciuto solo in tempi relativamente recenti.

 

Social eating, cos’è la paura e l’ansia di mangiare con gli altri?

Il disturbo si manifesta quando un individuo prova un’intensa ansia o disagio durante i pasti in compagnia di altre persone. Questo disagio può derivare da varie fonti, tra cui il timore di essere giudicati, la paura di non essere in grado di gestire la propria alimentazione in pubblico o la preoccupazione per il proprio aspetto fisico. Le persone con questo disturbo possono evitare i pasti sociali o cercare scuse per non parteciparvi, il che può portare a isolamento sociale e a una diminuzione della qualità della vita.

Le cause esatte dell’ansia da social eating non sono ancora del tutto comprese, ma si ritiene che siano il risultato di una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali. Tra i possibili fattori di rischio vi sono l’ipersensibilità alle critiche esterne, l’esperienza di episodi di bullismo o di vergogna legati all’alimentazione durante l’infanzia, e disturbi legati all’immagine corporea come l’anoressia nervosa o la dismorfofobia. C’è chi ha sempre paura di mangiare con gli altri e chi avverte disagio solo in determinate situazioni, come in un ristorante elegante o a un evento formale; talvolta, la paura si limita a certi tipi di cibo o al dover parlare mentre si mangia.

Il disturbo dell’ansia da social eating può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di chi ne soffre. Le persone possono evitare situazioni sociali che coinvolgono il cibo, limitando le opportunità di socializzazione e di partecipazione a eventi familiari o sociali. Questo isolamento può portare a sentimenti di solitudine, depressione e bassa autostima. Inoltre, l’ansia costante legata all’alimentazione può influenzare negativamente l’esperienza stessa del cibo, impedendo alle persone di gustare e apprezzare i pasti.

Si può guarire da questo disturbo

La diagnosi viene solitamente effettuata da professionisti della salute mentale, come psicologi o psichiatri, attraverso valutazioni cliniche e interviste approfondite. Il trattamento può includere terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che aiuta le persone a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi legati all’alimentazione e all’ansia sociale. Inoltre, possono essere prescritti farmaci per gestire i sintomi di ansia e depressione, se necessario. Il supporto sociale e la partecipazione a gruppi di sostegno possono anche essere utili nel processo di recupero.

Ci sono diverse strategie che le persone possono adottare per affrontare l’ansia da social eating e migliorare la propria qualità di vita. Queste includono la pratica di tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la meditazione, per ridurre lo stress e l’ansia. È anche utile esplorare e comprendere le proprie paure e preoccupazioni legate all’alimentazione, lavorando con un terapeuta per affrontarle in modo efficace. Infine, l’esposizione graduale alle situazioni che provocano ansia può aiutare a ridurne l’intensità nel tempo, permettendo alle persone di sentirsi più a loro agio durante i pasti in compagnia.

Il disturbo dell’ansia da social eating è una condizione che può avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre, limitando le opportunità di socializzazione e compromettendo il benessere emotivo. Tuttavia, con il giusto supporto e le adeguate strategie di coping, è possibile affrontare e superare questa condizione, riprendendo il controllo sulla propria alimentazione e migliorando la qualità della vita complessiva.

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