Negli Stati Uniti gli operatori sanitari e i vari enti preposti sono allarmati da qualcosa di non esattamente nuovo, ma che sembra aver fatto un passo importante. Si parla del vaiolo dell’Alaska, un virus particolarmente raro che è stato visto per la prima volta nel 2015. I casi visti finora sono stati caratterizzati da sintomi lievi simili all’influenza con l’aggiunta di pustole sulla pelle. Ma adesso è stata registrata la prima volta, un campanello d’allarme.
Finora il virus responsabile del vaiolo dell’Alaska è stata considerato non un rischio per la salute umana. Il problema principale in questi casi sono gli individui che hanno un sistema immunitario compromesso. In questo caso si parla di un anziano quindi da questo punto di vista non c’è niente di nuovo, ma il fatto che il caso è comparso a 700 chilometri dal primo implica una maggiore diffusione nonostante i casi totali ufficiali, appena sette.
Vaiolo dell’Alaska: un nuovo pericolo?
Finora le autorità competenti si basano sull’evidenza che il virus del vaiolo si muova attraverso i piccoli mammiferi per tutta l’Alaska. Si parla di una regione con una densità abitativa tra le più basse al mondo quindi l’emergenza potrebbe tardare a mostrarsi, ma come detto, la comparsa di questo caso è di fatto un allarme data la distanza tra i pochi casi confermati.
Le parole delle autorità dell’Alaska: “È probabile che il virus del vaiolo sia presente in modo più ampio nei piccoli mammiferi dell’Alaska e che si siano verificate più infezioni negli esseri umani ma non siano state identificate. Si stanno effettuando ulteriori test sugli animali per comprendere meglio la distribuzione del virus nelle popolazioni animali in tutta l’Alaska.”