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Una scoperta rivoluzionaria potrebbe cambiare la nostra comprensione della circolazione dei fluidi nel sistema nervoso centrale, aprendo nuove prospettive per trattamenti nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Uno studio recentemente pubblicato su Nature ha rivelato un “passaggio segreto” nei topi, connettendo il cervello al sistema linfatico attraverso una rete linfatica unica chiamata plesso linfatico nasofaringeo.

Questo plesso, situato dietro il naso nella parte superiore della gola, è stato mappato attraverso l’uso di marcatori fluorescenti, evidenziando il suo ruolo cruciale nel drenaggio del liquido cerebrospinale. Questa scoperta sfida la concezione tradizionale secondo cui il liquido cerebrospinale viene drenato attraverso le vene che circondano il cervello e il midollo spinale.

Il sistema linfatico identificato nei topi è stato anche individuato nelle scimmie scoiattolo, suggerendo la sua presenza in diverse specie di mammiferi, inclusi gli esseri umani. Le implicazioni per la salute umana sono significative, poiché il drenaggio inefficiente del liquido cerebrospinale è stato associato a una ridotta qualità del sonno, funzioni cognitive compromesse e malattie neurodegenerative.

Nel contesto delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, la scoperta assume un ruolo cruciale. Il rallentamento del drenaggio del liquido cerebrospinale potrebbe essere correlato all’accumulo di prodotti di scarto nel cervello. Negli esperimenti condotti su topi anziani, il plesso linfatico nasofaringeo si è ristretto con l’età, riducendo la clearance del liquido cerebrospinale. Tuttavia, l’uso di proteine del fattore di crescita ha dimostrato di migliorare la funzione di questi vasi, aprendo la strada a possibili trattamenti per le malattie neurodegenerative negli esseri umani.

Questa nuova comprensione della circolazione del liquido cerebrospinale potrebbe avere un impatto significativo sulla ricerca medica, offrendo nuove direzioni nella lotta contro le malattie neurodegenerative e aprendo possibilità per lo sviluppo di terapie innovative.