
Lo stretching attivo è una tecnica di allungamento muscolare che coinvolge l’attiva partecipazione dei muscoli che si stanno allungando. Questa pratica contrasta con lo stretching passivo, in cui una persona o un oggetto esterno aiuta a eseguire l’allungamento. Lo stretching attivo richiede un impegno attivo da parte del muscolo bersaglio, poiché il soggetto deve contrarre altri gruppi muscolari per estendere il muscolo specifico.
Per praticarlo non è necessario l’uso di alcun strumento esterno e anche per questo, oltre che efficace, può dirsi abbastanza sicuro perché è la persona stessa che controlla la forza e l’intensità del movimento. Per trarne benefici è necessario che la posizione in trazione sia mantenuta per qualche secondo. Lo stretching andrebbe fatto subito dopo l’allenamento. Ma esistono altre azioni da compiere dopo essersi allenati. Utile per migliorare la mobilità, anche la sfida dei 30 giorni per toccarsi le dita dei piedi.
Stretching attivo, cos’è e come migliora la nostra salute e la flessibilità
Lo stretching attivo è noto per migliorare la flessibilità e la gamma di movimento articolare. Allungando i muscoli in modo attivo, si incoraggiano le fibre muscolari a rilassarsi e ad allungarsi gradualmente. Questo può essere particolarmente utile per chi ha limitazioni nella gamma di movimento a causa di tensioni muscolari o rigidità. Inoltre richiede un maggiore controllo muscolare rispetto allo stretching passivo. Questo contribuisce a migliorare la coordinazione neuromuscolare, poiché il corpo impara a regolare meglio l’attività muscolare e ad adattarsi ai movimenti.
Eseguire regolarmente lo stretching attivo può aiutare a prevenire gli infortuni legati alla rigidità muscolare e alla scarsa flessibilità. Muscoli più elastici e ben allenati sono meno inclini a strappi e lesioni durante l’attività fisica. Può aumentare la circolazione sanguigna nei muscoli, fornendo una migliore ossigenazione e rimozione delle tossine. Questo può aiutare a ridurre la sensazione di affaticamento muscolare e favorire il recupero dopo l’esercizio.
Coloro che soffrono di tensioni muscolari croniche o dolori muscolari possono beneficiare dello stretching attivo. L’allungamento mirato può contribuire a ridurre il disagio e promuovere la guarigione. Lo stretching attivo richiede una maggiore concentrazione e connessione tra mente e corpo. Questa pratica può aumentare la consapevolezza corporea, aiutandoci a riconoscere e correggere eventuali disfunzioni muscolari o posturali. Infine può essere adattato alle nostre esigenze e ai nostri obiettivi. Possiamo concentrarci su specifici gruppi muscolari o incorporare esercizi di stretching attivo in diverse attività fisiche, come lo yoga o il pilates.
Incorporare regolarmente esercizi di stretching attivo nella routine di allenamento può contribuire a mantenere i muscoli sani, flessibili e pronti per affrontare qualsiasi sfida fisica. Tuttavia, è importante eseguire questi esercizi correttamente e con moderazione per evitare lesioni o sforzi eccessivi. Consulta sempre un professionista del fitness o uno specialista dello stretching prima di iniziare un nuovo programma di stretching attivo.
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