Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista specialistica, JAMA Dermatology, sembra che alcuni integratori alimentari possano svolgere un ruolo nel trattamento della caduta dei capelli. Un team di ricercatori ha infatti voluto testare, dato l’uso diffuso di integratori alimentari e interventi dietetici per il trattamento della caduta dei capelli, la sicurezza e l’efficacia di questi prodotti per i pazienti con perdita di capelli.
Obiettivo della ricerca era infatti quello di ricercare e valutare tutti gli studi relativi ai risultati degli interventi dietetici e nutrizionali per il trattamento della caduta dei capelli e non per carenze nutrizionali di base.
Una ricerca sistemica tra migliaia di pubblicazioni
Lo studio è stato condotto da Lara Drake, della Tufts University School of Medicine di Boston, che assieme ai suoi colleghi hanno condotto una revisione sistematica per esaminare i risultati di questi studi nei database MEDLINE, Embase e CINAHL.
L’analisi si è conclusa ad ottobre del 2021 è si è concentrata sull’identificazione di articoli scritti in inglese con risultati originali da indagini su interventi dietetici e nutrizionali in individui con alopecia o perdita di capelli senza una nota carenza nutrizionale di base. La qualità degli articoli e degli studi, è stata valutata con i criteri dell’Oxford Centre for Evidence Based Medicine. Gli esiti di interesse erano il decorso della malattia, misurato sia oggettivamente che soggettivamente.
Questa ricerca sistematica ha condotto all’identificazione di 6347 citazioni a cui sono stati aggiunti 11 articoli dalle liste di riferimento. Da questi sono stati selezionati 30 articoli: 17 studi clinici randomizzati (RCT), 11 studi clinici (non RCT) e 2 studi di serie di casi.
I risultati dello studio hanno dimostrato che alcuni integratori alimentari possono contrastare la caduta dei capelli
L’analisi dei risultati di questi studi ha mostrato un buon potenziale nel trattamento della caduta dei capelli per i seguenti integratori: Viviscal, Nourkrin, Nutrafol, Lamdapil e Pantogar.
Ottimi risultati sembrano essere associati anche alla capsaicina e all’isoflavone, agli acidi grassi omega 3 e 6 con antiossidanti, al nutraceutico della mela, ai glucosidi totali della peonia e alle compresse di glicirrizina composta, allo zinco, al tocotrienolo e all’olio di semi di zucca.
Mentre si sono ottenute prove di bassa qualità per il trattamento della caduta dei capelli con kimchi e cheonggukjang (cibi tradizionali coreani), vitamina D3, e Forti5. Per tutte le diverse terapie sembrano però esserci rari e lievi effetti collaterali.
I risultati di questa revisione sistematica indicano che tali interventi nutrizionali possono essere di aiuto a coloro che soffrono di perdita di capelli. Anche se i diversi studi presi in esame dovrebbero essere interpretati nel contesto del disegno di ognuno di essi, questo lavoro suggerisce comunque un potenziale ruolo degli integratori alimentari nel trattamento della caduta dei capelli.