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Camminare allunga la vita anche con meno di 10.000 passi al giorno, ma solo se sono veloci. Foto di Daniel Reche da Pixabay

Sappiamo che mantenersi attivi fa bene alla salute e semplici attività come camminare possono portare notevoli benefici alla nostra salute. Ma ora un nuovo studio afferma anche che camminare ridurrebbe il rischio di morte prematura.

 

Camminare riduce il rischio di morte

Secondo la ricerca, per ridurre il risco di morte precoce dell’8-11%, basterebbero molto meno dei 10.000 passi giornalieri raccomandati. Sarebbero infatti sufficienti anche solo 2000 passi, purché siano veloci.

Lo studio è stato condotto da Matthew Ahmadi, ricercatore del Centro Charles Perkins dell’Università di Sydney. Secondo le sue ricerche infatti vi sono buone notizie anche per gli individui meno attivi.

Basterebbero infatti anche solo 3.800 passi al giorno possono ridurre il rischio di demenza del 25% e ogni 2.000 passi giornalieri si riduce il rischio di morte prematura dell’8-11%.

 

Non solo il numero di passi, quello che conta è l’intensità

Un numero più alto di passi giornalieri è associato ad un minore rischio di alcune tipologie di demenza. Un totale di 9800 passi al giorno invece, ne ridurrebbe il rischio del 50% circa, mentre con una media di 3800 passi, il rischio si riduce del 25%.

Ma ciò che sembra essere più efficace, oltre che contro la demenza, anche per ridurre il rischio di malattie cardiache e cardiovascolari e cancro, sono l’intensità ed il ritmo della camminata. Una camminata con un ritmo più sostenuto e una maggiore intensità sembra infatti essere più efficace.

Foto di Daniel Reche da Pixabay