Le temperature medie sono cresciute di oltre due gradi dal 1970 ad oggi e quello che preoccupa è che con questa ultima ondata di caldo che sta investendo l’Europa, sono cresciuti non solo i picchi massimi di temperatura, ma anche le minime.
L’ultima ondata di caldo record scioglie anche il Nord Europa
La maggior parte dell’Europa occidentale ha avuto una settimana da record. L’Inghilterra ha registrato la temperatura diurna più alta mai registrata lo scorso martedì, quando Londra ha raggiunto i 40 gradi.
Il 21 luglio invece è stato “il giorno più caldo in Svezia dal 1947” e “anche il terzo giorno più caldo” mai avuto nel Paese, stando a quanto afferma l’Istituto Meteorologico e Idrologico Svedese (SMHI). “La più calda è stata Malilla nello Smaland con 37,2°C, che è a meno di un grado dall’attuale record di caldo svedese. Per la provincia di Ostergotland, ad Harsnas è stato registrato un nuovo record di calore di 37,0°C. Alcune stazioni hanno battuto i loro record di caldo specificamente per il mese di luglio”.
Moltissime località nel sud del Paese hanno registrato temperature di 35/37°C. I 35°C sono stati raggiunti anche nella capitale svedese. E l’Istituto Meteorologico e Idrologico Svedese spiega che “il 21 luglio 2022 è il terzo giorno più caldo che abbiamo misurato finora in Svezia, almeno in termini di temperature massime più elevate”.
La notte tropicale: minime al di sopra della media
Dopo il super caldo di ieri, in molte zone è seguita anche una notte tropicale, cioè con una temperatura minima che non scende sotto i 20°C.“A Norrkoping, la temperatura non è scesa al di sotto di 21,4°C, che è la temperatura notturna più alta registrata lì”, secondo l’SMHI.
Anche se potrebbe non sembrare un grosso problema, il riscaldamento del minimo notturno sta avvenendo a un ritmo quasi due volte più veloce dell’aumento del massimo diurno. Secondo Climate Central, la scorsa estate un record del 71% degli Stati Uniti è stato colpito da temperature minime estreme mentre solo il 45% è stato colpito da temperature massime estreme.
Tutto questo porta ai purtroppo noti problemi, anche di notte, con gli anziani, i giovanissimi, i malati cronici e chiunque non abbia accesso all’aria condizionata. E per coloro che hanno l’aria condizionata, ciò comporta consumi e costi energetici elevati.
Responsabile di queste temperature la forte ondata di caldo che dall’Africa ha risalito l’Europa occidentale, inglobando prima Penisola Iberica e Francia fino al Regno Unito, poi l’Europa centrale, con record anche in Germania e Belgio, e infine il Nord Europa, con temperature eccezionalmente elevate in Svezia e Danimarca.