fiori ambra dinosauri
Foto di Michael Watts da Pixabay

Un nuovo studio ha scoperto alcuni fiori antichi conservati nell’ambra nel periodo dei dinosauri suggeriscono che alcune piante da fiore in Sud Africa sono rimaste invariate per oltre 99 anni. Questi fiori sbocciavano in quello che oggi è il Myanmar e potrebbero far luce su come si sono evolute le piante da fiore, un episodio importante nella storia della vita. Sono spesso denominati effimeri e proprio per questo i fiori antichi non sono spesso rappresentati nella documentazione fossile, rendendoli davvero preziosi.

Solitamente ciò che si conserva di più sono le foglie rispetto ai fiori, avendo un maggior potenziale. Una foglia viene scartata ‘così com’è’ alla fine della sua vita utile, mentre un fiore si trasforma in un frutto, che poi viene mangiato o si disintegra come parte del processo di dispersione dei semi.

 

Trovati fiori antichi nell’ambra dell’era dei dinosauri

Questi fiori particolari non hanno moltissime differenze rispetto ai loro parenti moderni. Si ritiene che l’evoluzione e la diffusione delle piante da fiore abbiano svolto un ruolo fondamentale nel plasmare gran parte della vita come la conosciamo oggi. Secondo lo studio tutto questo ha aiutato la diversificazione di numerosi insetti, mammiferi e uccelli e ha segnato per la prima volta in cui la vita sulla terraferma è diventata più diversificata di quella marina.

Le piante da fiore si riproducono più rapidamente di altre piante, hanno meccanismi di riproduzione più complessi: un’ampia varietà di forme di fiori, ad esempio, spesso in stretta ‘collaborazione’ con gli impollinatori. Questo guida la mutua co evoluzione di molti lignaggi di piante e animali, modellando ecosistemi. Uno dei fiori conservati nell’ambra è stato chiamato dai ricercatori Eophylica priscatellata e l’altro Phylica piloburmensis, lo stesso genere dei fiori Phylica che oggi sono originari del Sud Africa. L’improvvisa comparsa di questi fiori nella documentazione fossile nel periodo Cretaceo aveva sconcertato persino Darwin.

 

I cambiamenti evolutivi hanno bisogno di più tempo

Tutto questo andava in contrasto con il fatto che i cambiamenti evolutivi hanno luogo più lentamente e per un periodo di tempo. Non è ancora chiaro quando siano emerse per la prima volta le piante da fiore, ma i primi fiori conservati nell’ambra fanno luce sul mistero. Tutte le 150 specie di Phylica sono originarie di questa regione biologicamente ricca e diversificata. Sono stati trovati anche insieme all’ambra che conteneva piante parzialmente bruciate. Ciò mostra un grande adattamento agli ambienti che sono stagionalmente secchi esposti a numerosi incendi.

Se molti dei primi fiori sono stati esposti al fuoco in tali paesaggi semi-aridi, si spiega perché le prime fasi dell’evoluzione delle angiosperme sono così scarsamente rappresentate nella documentazione fossile: i fossili non si formano normalmente in ambienti così semi-aridi. Il fuoco deve essere stato una costante per un lungo periodo di tempo per permettere alle piante di proteggersi.

Nel caso di Phylica, i loro fiori sono protetti da foglie che si raggruppano sulla punta del ramoscello. Mentre molte felci, conifere e alcune piante da fiore viste oggi, come platani e magnolie, crescevano durante i tempi dei dinosauri, la Phylica piloburmensis è stata la prima pianta da fiore conosciuta per avere un parente quasi identico vivo oggi.

Foto di Michael Watts da Pixabay