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San Valentino è una delle date più importanti al mondo. Viene celebrato in molti luoghi e in modi diversi, anche se il più comune è dedicare un bel biglietto, una frase speciale o un dettaglio al proprio partner che non dimenticherà mai.

E perché non regalargli una poesia? Sicuramente la tua ragazza o il tuo ragazzo rimarranno senza parole leggendola, perché si tratta di versi che voi avete dedicato al partner pensando proprio a lei o a lui. Ci sono tante poesie tra cui scegliere, sia di autori famosi che anonimi. In ogni caso, vogliamo aiutarti nella tua scelta e abbiamo selezionato alcune poesie per San Valentino, versi d’amore per fare del 14 febbraio uno dei giorni più romantici dell’anno.

Pablo Neruda, Sonetto XVII

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

 

Emily Dickinson, Talvolta con il cuore

Talvolta con il cuore
Raramente con l’anima
Ancora meno con la forza
Pochi – amano davvero.

 

Charles Baudelaire, L’amore è una rosa

L’amore è una rosa,
ogni petalo un’illusione,
ogni spina una realtà.

 

Walt Whitman, Se tardi a trovarmi, insisti

Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto,
cerca in un altro, perché io sono
seduto da qualche parte,
ad aspettare te…
e se non mi trovi più, in fondo ai tuoi occhi,
allora vuol dire che sono dentro di te.

Edward Estlin Cummings, Fidati del tuo cuore

Fidati del tuo cuore
se il mare prende fuoco
(e vivi per amore
anche se le stelle camminano all’indietro)

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William Shakespeare

Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

 

Gabriele D’Annunzio

Rimani!
Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò.
Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché d’essere venuta a me, liberamente, fieramente. Ti amo.
Non ho nessun pensiero che non sia tuo; non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai.
Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.
Rimani. Riposati.
Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore…

 

Hermann Hesse

Perché ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non me potrai più dimenticare
l’anima tua son venuto a rubare.
Ora lei è mia – del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.

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Rabindranath Tagore

Lascia il tuo cuore
scoppiare finalmente,
cedi, gemma, cedi.
Lo spirito della fioritura
s’è abbattuto su di te.
Puoi rimanere
ancora bocciolo?

 

Eugenio Montale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

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Nazim Hikmet

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro

 

Odisseas Elitis

Nel paradiso ho disegnato un’isola
a te uguale e una casa sul mare
con un grande letto e una piccola porta.