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Il caffè è sicuramente tra le bevande più apprezzate al mondo, quasi una droga per alcuni che non possono farne a meno tanto da non riuscire a risultare funzionali se non dopo una tazzina, o più. Il problema è che i chicchi sono a rischio proprio a causa dei cambiamenti climatici che stanno cambiando l’ecosistema delle piante interessate.

Secondo gli esperti, il mondo potrebbe di fatto perdere metà delle coltivazioni dei chicchi di caffè. Un esempio è il Brasile che rischia la scomparsa del 79% delle coltivazioni, il primo paese esportatore. Si tratta anche di un danno economico visto che si calcola che il giro di affari dovrebbe essere di 460 miliardi di dollari nel mondo. Il danno andrà a interessare anche altre culture spesso ignorate dagli studi, ovvero avocado e anacardi.

 

Caffè a rischio di estinzione?

C’è una piccola speranza in tutto questo? Si e no. Al momento si stanno studiando alcune varianti di caffè che potrebbe crescere in clima leggermente diversi da quelli attuali, ma i risultati in merito non sono ancora ottimali. Il rischio, guardando alla situazione a livello superficiale, è che tale bevanda potrebbe diventare in poco tempo non più qualcosa di comune, ma di costo e non alla portata di tutti.

Quanto avverrà questo scenario? In realtà non a breve, ma sempre nell’arco delle generazioni attuali. Si parla di una drastica riduzione di raccolta di chicchi di caffè dagli alberi dopo il 2050. Come sempre però, quando si parla dei cambiamenti climatici, non ci sono mai risposte certe, anche a livello delle tempistiche.