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Foto di hashan da Pixabay

Sempre più fauna selvatica spunta nelle città urbane. Ebbene si se pensiamo che sempre più cervi, caprioli e cinghiali affollano le nostre città, causando un pò di subbuglio alla popolazione. Si tratta di invasioni perlomeno pacifiche dovute maggiormente alla ricerca facile di cibo, dalle diverse temperature presenti in città e dalla mancanza di veleni e dell’attività venatoria.

Ovviamente anche questo evento può avere casi estremi basta pensare all’invasione di ratti in numerose metropoli nel mondo ed anche in Italia. Dal punto di vista animale l’area urbana non rappresenta certamente un habitat ideale: c’è poco verde, l’aria è maleodorante e inquinata, i rifugi scarseggiano e in un modo o nell’altro si finisce sempre per disturbare l’uomo o le sue azioni.

 

Richiamo della natura: la fauna selvatica si presenta nelle città urbane

Ciò rappresenta anche dei vantaggi, come detto sopra, la facilità del recuperare il cibo senza l’ostacolo dei predatori. Tutte queste condizioni spiegano il perché questi “clandestini” sono presenti in città. Sono in costante aumento nel nostro paese, ma la loro presenza fissa o le loro comparsate nelle periferie possono essere causa di notevoli problemi di convivenza. I rapaci ad esempio possono offrire un involontario aiuto decisivo nel controllo del numero di piccioni, topi e ratti, ma altre specie più ingombranti come cinghiali e lupi rappresentano un pericolo per l’uomo e le sue attività.

C’è poi la questione della biodiversità: se da un lato l’ingresso di nuovi animali nel territorio cittadino può favorire uno sviluppo più variegato della stessa, dall’altro l’intromissione di altre specie può essere foriera di notevoli danni all’ecosistema e squilibri capaci di intaccare anche la flora. Come sappiamo le città urbane sono per la maggior parte è artificiale, ma nei pochi spazi di natura esiste un’enorme biodiversità; sono davvero molteplici le specie animali che hanno imparato a vivere o sopravvivere nell’ambiente urbano, avendo trovato un “territorio” certamente difficile da affrontare ma in cui è minore la competizione con altre specie che non riuscirebbero mai ad adattarsi a un contesto cittadino.

I problemi nascono in concomitanza con l’atteggiamento invasivo che hanno determinate specie. Alcuni animali potrebbero causare danni irreparabili alla biodiversità, minacciando gli autoctoni anche all’interno del suolo urbano. La zanzara tigre e la testuggine americana sono una casistica ben conosciuta. Gli stessi ungulati, cinghiali in primis, che danneggiano le coltivazioni agricole, farebbero lo stesso con giardini e parchi cittadini, oltre a risultare pericolosi perché possibili fautori di incidenti stradali.

Foto di hashan da Pixabay