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Lo spray potrebbe essere efficace contro tutte le varianti. Se approvato, la sua distribuzione dovrebbe essere facile, poiché si basa su un anticoagulante già utilizzato per il trattamento degli infarti. Un innovativo studio clinico in Australia su un comune farmaco anticoagulante che si ritiene venga utilizzato per il trattamento del Covid-19 è sul punto di avanzare. Somministrato tramite uno spray nasale, i ricercatori ritengono che il farmaco possa impedire al virus di infettare le cellule del naso.

Il test si basa sull’ipotesi che l’infezione iniziale da parte del virus avvenga nel naso, attraverso una molecola chiamata eparan solfato. L’aumento di proteine ​​causato dal virus si lega all’eparan solfato, che aumenta a sua volta la capacità di infettare le cellule umane.

L’eparina è un anticoagulante ampiamente utilizzato, scoperto per la prima volta oltre un secolo fa. Da allora è stato usato per trattare infarti e coaguli di sangue ed è così simile all’eparan solfato che si ipotizza che possa neutralizzare le particelle di coronavirus quando viene somministrato direttamente alle cellule del naso.

Gli studi clinici inizieranno nello stato australiano di Victoria e il piano è di distribuire il farmaco a 400 case entro 24 ore da un caso confermato, con i partecipanti che utilizzano due spray tre volte al giorno. Dovrebbe essere efficace contro tutte le varianti.

 

La ricerca

L’obiettivo è scoprire se lo spray previene il contagio a stretto contatto con i casi accertati, ma anche i casi attivi riceveranno il farmaco per vedere se c’è una riduzione dell’infettività. Lo spray non dovrebbe inoltre fluidificare il resto del sangue, poiché non entra nel flusso sanguigno se usato nel naso.

Il processo dovrebbe durare sei mesi. Se si dimostrerà efficace, non dovrebbe passare molto tempo prima che il suo uso si diffonda, poiché il farmaco è già utilizzato nell’uomo, non richiede refrigerazione e può essere facilmente distribuito in bottiglie di plastica. Anche così, il trattamento non è un’alternativa alla vaccinazione, è solo un altro strumento per prevenire la trasmissione e proteggere i gruppi a rischio.