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Foto di StarGladeVintage da Pixabay

Non importa quanti anni abbiamo, non è mai troppo tardi per iniziare a mangiare in modo sano e allontanare la possibilità di demenza cosi da rimanere ben concentrati durante tutto il giorno. Secondo un nuovo studio di Harvard, i nostri batteri intestinali possono innescare infiammazioni cerebrali e processi metabolici che influenzano la memoria.

Gli studi già esistenti suggeriscono che potremmo essere in grado di ridurre la possibilità di demenza, evitando alcuni cibi che possono compromettere i nostri batteri intestinali e indebolire la nostra memoria e concentrazione. Scopriamo insieme quali sono questi 5 alimenti che prevengono questa condizione.

 

  1. Zuccheri aggiunti

Come sappiamo il cervello utilizza l’energia sotto forma di glucosio, una forma di zucchero, per alimentare le attività cellulari. Tuttavia assumere troppi zuccheri può portare a disturbi della memoria e a una minore plasticità dell’ippocampo, la parte del cervello che controlla la memoria. Sebbene ogni persona e ogni corpo abbia esigenze diverse, si raccomanda alle donne di non consumare non più di 25 grammi di zucchero aggiunto al giorno rispetto ai 36 grammi degli uomini.

 

2. Cibi fritti

Ovviamente quando pensiamo a questa tipologia di cibi ci viene l’acquolina in bocca. Tuttavia quando si tratta di salute del cervello è indispensabile evitare questi cibi fritti. Uno studio su 18.080 persone ha scoperto che una dieta ricca di cibi fritti era collegata a punteggi più bassi nell’apprendimento e nella memoria. La probabile ragione: questi piaceri colpevoli causano infiammazione, che può danneggiare i vasi sanguigni che forniscono sangue al cervello.

In un ulteriore studio i ricercatori hanno scoperto che coloro che consumavano maggior quantità di cibi fritti avevano un maggior rischio di diventare depressi durante la loro vita. Evitarli poco alla volta può essere una soluzione buona e andare sulla giusta strada per un’ottima salute.

 

3. Carboidrati ad alto contenuto glicemico

Anche se i cibi ad alto contenuto di carboidrati non hanno un sapore dolce, il nostro cervello li percepisce come se fossero zuccheri. Ciò significa che possono anche aumentare il rischio di depressione. Ovviamente per un corretto piano alimentare non possiamo eliminare definitivamente i carboidrati, ma possiamo semplicemente scegliere quali carboidrati sono i migliori per il nostro obiettivo.

I carboidrati “di migliore qualità” sono stati definiti come cereali integrali, cibi ricchi di fibre e quelli classificati a basso indice glicemico. L’IG è una misura della velocità con cui gli alimenti si convertono in glucosio quando vengono scomposti durante la digestione; più velocemente un alimento si trasforma in glucosio nel corpo, più alto è il suo indice GI. Lo studio ha scoperto che le persone che stavano mangiando carboidrati di buona qualità, avevano il 30% in meno di rischio di depressione.

 

4. Alcol

Quando si è molto stressati assumere alcol può abbassare lo stress. Sebbene l’alcol può far stare bene al momento, al mattino seguente può portare alla confusione e alla nebbia al cervello. Uno studio al riguardo ha suggerito che le persone che si erano completamente astenute dall’assumere l’alcol o che consumavano più di 14 drink a settimana avevano un rischio maggiore di demenza rispetto a coloro che bevevano alcol con moderazione.

 

5. Nitrati

Utilizzati come conservante e per esaltare il colore di affettati e salumi come pancetta, salame e salsiccia, i nitrati possono essere collegati alla depressione. Uno studio recente suggerisce anche che i nitrati possono alterare i batteri intestinali in modo tale da far pendere la bilancia verso il disturbo bipolare. Se non possiamo fare a meno di questi alimenti, è bene prendere quelli che contengono grano saraceno, che ha il compito di riempire. La farina di grano saraceno contiene importanti antiossidanti che possono contrastare alcuni degli effetti negativi sulla salute di queste carni.

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