cervello alimenti trasformati
Foto di Valeria Boltneva da Pexels

Un nuovo studio sugli animali, soprattutto ratti, ha scoperto che un mese di dieta con alimenti trasformati causa danni e soprattutto una risposta infiammatoria al cervello sfociata in seguito in perdita di memoria. Inoltre hanno suggerito che l’integrazione della dieta trasformata con l’acido grasso omega-3 DHA previene i problemi di memoria e riduce quasi completamente gli effetti infiammatori nei ratti più anziani.

Neuroinfiammazione e problemi cognitivi non sono mai stati registrati nei ratti giovani con una dieta elaborata. La dieta utilizzata nello studio ha imitato i nostri cibi altamente trasformati, spesso confezionati come snack e patatine, cibi surgelati e salumi ad alto contenuto di conservanti.

 

Cervello, gli alimenti elaborati possono danneggiare la memoria

Questo tipo di alimentazione è altamente collegato ad obesità e diabete di tipo 2, suggerendo che le persone più anziane potrebbero voler assumere cibi con Omega 3 come il salmone, soprattutto considerando i danni al cervello invecchiato in questo studio è stato evidente in sole quattro settimane. Il fatto che questi effetti stanno emergendo sempre di più è un pò preoccupante.

I risultati di questo studio indicano che una dieta elaborata può portare a deficit cognitivi improvvisi e significativi e soprattutto nelle persone anziane questo declino cognitivo può portare alla progressione di malattie come l’Alzheimer. Essere consapevoli di questo può far si che limitiamo cibi altamente elaborati e invece aumentiamo gli alimenti ricchi di Omega 3 per bloccare la progressione di questa condizione.

Il DHA, o acido docosaesaenoico, è un acido grasso omega-3 presente insieme all’acido eicosapentaenoico nel pesce e in altri frutti di mare. Tra le molteplici funzioni del DHA nel cervello c’è un ruolo nel respingere una risposta infiammatoria: questo è il primo studio sulla sua capacità di agire contro l’infiammazione cerebrale provocata da una dieta elaborata. L’attivazione di geni legati a una potente proteina pro-infiammatoria e ad altri marcatori di infiammazione era significativamente elevata nell’ippocampo dei ratti più anziani, rispetto ai ratti giovani con qualsiasi dieta e ai ratti anziani che mangiavano il DHA integrato cibo trattato.

I risultati hanno anche mostrato che l’integrazione di DHA nelle diete di alimenti trasformati consumate dai ratti più anziani ha efficacemente prevenuto l’elevata risposta infiammatoria nel cervello, nonché i segni comportamentali di perdita di memoria. Tuttavia non ha avuto alcun effetto preventivo sull’aumento di peso associato al consumo di cibi altamente trasformati. Le persone che sono abituate a guardare le informazioni nutrizionali devono prestare attenzione alla fibra e alla qualità dei carboidrati.

Foto di Valeria Boltneva da Pexels