ragnatela
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Un team di ricercatori afferma di aver creato musica da una ragnatela. Gli scienziati hanno tradotto la struttura di una rete in una melodia, qualcosa che può avere applicazioni nell’evoluzione delle migliori stampanti 3D alla comunicazione tra specie e composizioni musicali soprannaturali. Oltre a fare musica, l’obiettivo di questo esperimento è stato quello di acquisire nuove conoscenze in architettura 3D e web costruzione.

Ma come sono riusciti gli scienziati a trasformare una semplice ragnatela in musica? In primo luogo, hanno iniziato scansionando una ragnatela utilizzando i laser, al fine di catturare sezioni trasversali in 2D. Quindi, utilizzando algoritmi computazionali, hanno ricostruito la rete 3D del web. Così facendo, hanno assegnato diverse frequenze di suono ai fili della rete, creando “note” che si combinavano in modelli basati sulla loro struttura per generare melodie.

In questo modo, i ricercatori hanno creato uno strumento simile a un’arpa, che hanno utilizzato per riprodurre musica in varie esibizioni dal vivo. “Abbiamo realizzato una configurazione di realtà virtuale che consentiva alle persone di ‘entrare’ nella rete in modo visivo e udibile. L’ambiente di realtà virtuale è davvero intrigante perché le orecchie catturano caratteristiche strutturali che possono essere viste, ma non riconosciute immediatamente. Ascoltando e vedendo allo stesso tempo, si può davvero iniziare a capire l’ambiente in cui vive il ragno”, ha spiegato il coautore dello studio, Markus Buehler. “Il modo in cui il ragno ‘stampa’ la rete è notevole perché non viene utilizzato alcun materiale di supporto, come spesso è richiesto negli attuali metodi di stampa 3D“.

Man mano che i suoni cambiano mentre il ragno costruisce la rete, è possibile esplorare la sequenza temporale di come viene costruita in modo udibile.

 

La comunicazione con i ragni

Il team di ricercatori è anche interessato a imparare a comunicare con i ragni nella loro lingua. Per questo, hanno registrato le vibrazioni della rete prodotte durante lo svolgimento di diverse attività. Sebbene le differenze sembrassero impercettibili all’orecchio umano, un algoritmo classificava correttamente i suoni in diverse attività.

Ora stiamo cercando di generare segnali sintetici per parlare la lingua dei ragni. Se li esponiamo a ritmi o vibrazioni specifici, possiamo influenzare ciò che fanno e possiamo iniziare a comunicare con loro? Queste sono idee affascinanti”, ha concluso Buehler.