La vitamina D aiuta molti dei nostri sistemi fisiologici a lavorare in modo efficiente e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’assorbimento di calcio e fosforo, essenziali per la crescita e lo sviluppo di ossa e denti.

Inoltre può ridurre il rischio di diabete di tipo 2 grazie alla sua capacita di aumentare la sensibilità all’insulina e aumentare il funzionamento delle cellule beta nel pancreas. Inoltre alcuni studi dimostrano che il consumo di una quantità adeguata di questa vitamina possa prevenire la depressione e l’ansia stagionali.

 

La vitamina D si assume con il Sole

La fonte principale per l’organismo umano è l’esposizione alla radiazione solare. La vitamina D ottenuta dall’esposizione solare o attraverso la dieta è presente in una forma biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione per essere trasformata nella forma biologicamente attiva, il calcitriolo.

Purtroppo però, inoltrandosi nell’autunno e con l’inverno alle porte, è davvero difficile prendere il sole. Non è certo periodo di andare in spiaggia e le nuvole, il freddo e la pioggia spesso ci tolgono anche la possibilità di godere di una bella passeggiata al sole.

 

In autunno bisogna ricorrere all’alimentazione

Per ovviare a questo problema, se proprio non possiamo esporci al sole per un tempo sufficiente ogni giorno, possiamo integrarla ricorrendo ad integratori o apportandone un quantitativo sufficiente con la dieta e l’alimentazione.

Tra gli alimenti ricchi di vitamina D vi è il tuorlo d’uovo. Un tuorlo di grandi dimensioni può contenere fino al 10% del fabbisogno giornaliero. Mentre ancora più ricco di questa importante vitamina è il salmone rosso selvaggio. 85 grammi di questo pesce forniscono il 71% del fabbisogno giornaliero. Un altro alimento che ne è molto ricco è il tonno. Un etto di tonno fornisce il 34% della vitamina D necessaria per la giornata.

Anche il latte ovviamente è ricco di questa vitamina, anche se non quanto altri alimenti. Questo alimento completo e utile nella crescita dei più piccoli è infatti fonte di circa il 2% del totale di vitamina D che dobbiamo assumere nell’arco della giornata.

Se invece si è vegani e uova, pesce e latte sono esclusi, allora possiamo integrare la vitamina D con un adeguato consumo di funghi bianchi. Una porzione di questi miceti infatti apporta il 46% della dose giornaliera di vitamina D si cui abbiamo bisogno e possono essere abbinati ad un’infinità di altri piatti, vegani, vegetariani e non.

Ph. Credit: Foto di Omi Sido da Pixabay