batteri

Un team di scienziati della Yale University, negli Stati Uniti, ha scoperto che alcuni batteri, in particolare quelli che vivono nei corpi idrici, producono elettricità come un derivato dei loro processi respiratori. È come se questi organismi avessero un “boccaglio gigante”.

La respirazione non è un processo uguale negli esseri viventi. Nel caso dei batteri, c’è un filo di proporzioni nanometriche, circa 100 mila volte più sottile di un capello umano, per cui questi microrganismi erogano elettroni migliaia di volte più grandi dei loro rispettivi corpi – in un processo che genera un piccolo corrente elettrica.

I geobatteri, che vivono nelle acque sotterranee, “respirano” attraverso l’assorbimento di rifiuti organici presenti negli organismi acquatici in cui vivono, alimentandosi e rilasciando elettroni in un modo molto simile alla liberazione di anidride carbonica negli esseri umani.

Tuttavia, “i geobatteri respirano attraverso un boccaglio gigante, centinaia di volte più grande della loro dimensione“, ha spiegato Nikhil Malvankar, professore presso l’Istituto di scienze microbiche dell’Università di Yale nel Connecticut. Questo “boccaglio” è un nanofilo i cui filamenti sono in grado di trasportare elettroni da centinaia a migliaia di volte la lunghezza del corpo dei batteri.

 

La ricerca sui geobatteri

In questa ricerca, che prevedeva tecniche avanzate di osservazione microscopica e stimolazione, il gruppo di ricerca ha svelato una “molecola segreta” presente nelle colonie di geobatteri che, se sottoposte all’esposizione all’elettricità, sono in grado di condurla fino a mille volte più efficacemente nei loro rispettivi habitat naturali e a distanze incredibilmente lunghe.

Adattare questa capacità di conduzione elettrica agli standard umani potrebbe far sì che i geobatteri diventino batteri viventi. “Crediamo che questa scoperta potrebbe essere applicata alla creazione di dispositivi elettronici“, ha detto Malkanvar.

L’articolo scientifico con i risultati è stato recentemente pubblicato su Nature Chemical Biology.