C’è un hotel in Corea del Nord, ad un’altezza di 300 metri, che cerca di aprire da almeno 30 anni. Ha iniziato a essere costruito nel 1987 in risposta alla Corea del Sud, che aveva costruito l’hotel più alto del mondo.
Si trova a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord. Il grattacielo a forma di piramide alto 300 metri è stato progettato per ospitare più di 3.000 camere e cinque ristoranti con vista panoramica. L’hotel avrebbe dovuto aprire nel 1989, ma da allora non è più aperto al pubblico.
Una sfida con il Sud Corea
Il Ryugyong Hotel è nato in risposta alla Corea del Sud, che aveva appena costruito l’hotel più alto del mondo. Non volendo restare indietro rispetto ai suoi vicini, la Corea del Nord ha iniziato a costruire Ryugyong nel 1987. Cinque anni dopo ha raggiunto l’altezza prevista, ma è rimasto senza finestre per 16 anni. È già stato rivestito di metallo e vetro e dotato di LED , ma l’intermittenza dei lavori di costruzione lo mantiene vuoto 30 anni dopo.
Nel 1989, Pyongyang ha organizzato il Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti del 1989, una sorta di versione socialista dei Giochi Olimpici. Come tale, era lo scopo ideale per procedere con la costruzione di questo hotel megalomane.
La costruzione dell’hotel non è terminata in tempo per l’evento a causa di problemi di ingegneria. Oltre all’hotel, la Corea del Nord ha costruito un nuovo stadio, ampliato l’aeroporto e asfaltato nuove strade.
Sebbene la “carcassa” dell’hotel sia stata completata, c’è ancora molto da fare all’interno. Nel 1992 i lavori furono abbandonati. “Non avevano materiali da costruzione avanzati, quindi è stato costruito interamente in cemento. Non puoi costruire una torre snella in questo modo, devi avere una base massiccia con una cima conica. Se guardi alla storia della costruzione in Corea del Nord dalla fine della guerra di Corea, la maggior parte degli edifici sono fatti di cemento: questo è il materiale con cui hanno familiarità e il trasferimento di tecnologia tra stati sovietici o comunisti si basa esclusivamente sul cemento“, ha detto l’architetto Calvin Chua.
