La situazione in Italia si è evoluta rapidamente. Accertati 60 casi in meno di due giorni, numeri che non fanno sicuramente piacere, ma c’è un altro paese che deve fare i conti con un improvviso e incontrollabile aumento. In Sud Corea il numero di casi ufficializzati è saliti a 433 proprio oggi e le autorità parlano già della possibilità di alzarlo a 1.000 nei prossimi giorni.
Quello che sta avvenendo nel paese asiatico è emblematico e possiamo prenderlo come spunto per evitare un’esasperazione del dibattito pubblico. Apparentemente, è bastata una persona ammalata che si è recata in chiesa per causa un tale aumento nel paese. Oltre 200 casi avvenuti per puro caso.
In Italia sta succedendo sostanzialmente lo stesso. Un paio di persone ignare della propria situazione, anche se c’erano delle avvisaglie, hanno causato l’aumento dei casi in poco tempo. Le autorità sanitarie non possono nulla di fronte a situazioni del genere, soprattutto vista la capacità di diffusione di questo coronavirus.
Il coronavirus
La quarantena può essere si la misura migliore da prendere nel momento in cui ci sono dei casi isolati, ma quando si parla di intere città? Si fa facile gridare alla necessità di bloccare tutto senza pensare alle conseguenze. Certe misure vanno prese studiando bene ogni aspetto possibile, molti dei quali non possono neanche essere noti ai più.
Tornando in Italia, le prossime ore saranno sicuramente le più cruciali per quanto riguarda la possibilità di altri nuovi casi. Il periodo di incubazione del virus continua a rimanere di due settimane al massimo, periodo nel quale non vengono mostrati segni, ma in cui coronavirus risulta essere infettivo.