A Santa Marinella, lungo le coste laziali, la Caretta caretta, la tartaruga marina comune, ha deciso di deporre le sue uova. Nonostante il nome e nonostante sia una specie diffusa nel Mediterraneo, questa specie è in realtà molto minacciata ed è al limite dell’estinzione nelle acque territoriali italiane.

Per questo è molto importante la notizia del ritrovamento del suo nido sulla spiaggia dello stabilimento Varco 54, nell’area del Monumento Naturale Regionale di Pyrgi, a pochi passi dal castello di Santa Severa. Nel nido la tartaruga marina, che è stata avvistata al largo dello stabilimento, ha deposto più di 80 uova.

A dare la notizia anche il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, il quale ha scritto che dopo varie segnalazioni sulle coste laziali, anche a Santa Marinella si è quindi verificata l’ovodeposizione della specie protetta”.

 

Le 80 uova di tartaruga marina Caretta caretta sono state spostate di 10 metri dagli operatori di Tartalazio

I gestori dello stabilimento hanno prontamente avvertito la Capitaneria di Porto di Santa Marinella e i guardaparco della Riserva Naturale di Macchiatonda i quali si sono subito attivati per porre in sicurezza il nido e le uova. La posizione è subito stata segnalata alla rete regionale di Tartalazio.

Gli operatori dell’ente hanno poi deciso di spostare le uova di circa 10 metri per proteggerle da eventuali mareggiate. La decisione è stata presa in seguito alla scoperta che alcune precedenti mareggiate avevano già danneggiato alcune uova rimuovendo la sabbia che le ricopriva. Per non compromettere la schiusa delle uova, gli operatori di Tartalazio hanno dunque deciso di spostarle al sicuro.

Come ha affermato lo stesso Tidei, per sapere se questa decisione si sia rivelata efficace, dovremo attendere circa 60 giorni, quando le tartarughine usciranno dalle loro uova per prendere il largo.

Per il momento il sindaco assicura che la zona è ben sorvegliata e monitorata costantemente, poi solo il tempo saprà dirci quante nuove piccole tartarughe marine riusciranno a prendere la via del mare e ad aumentare il numero esiguo di esemplari presenti nei nostri mari.