Secondo antichi testi, circa 3.600 anni fa, un popolo chiamato Hyksos invase e conquistò il nord dell’Egitto, bandendo una serie di faraoni in un piccolo pezzo di terra nel sud del Paese. Ma, dopo tutto, questa potrebbe essere solo storia. Analizzando resti umani di cimiteri nell’ex capitale Hyksa, circa 120 chilometri a nord-est del Cairo, i ricercatori hanno ora una teoria diversa: questi nuovi sovrani erano, infatti, discendenti di varie popolazioni asiatiche che visse in Egitto per diverse generazioni.
Quindi, sostengono gli autori dello studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One, l’ascesa degli Hyksos non fu un’invasione straniera, essendo stata più una ribellione degli immigrati.
La ricerca
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati si sono basati sulla proporzione di isotopi di stronzio trovati nel sito archeologico studiato. Questo elemento chimico, presente in tutte le rocce, può entrare nel cibo e nell’acqua e finire nelle nostre ossa e denti.
Aree diverse hanno proporzioni diverse di due isotopi di stronzio – Sr-86 e Sr-87 – il che significa che, crescendo lungo il fiume Nilo, “appare” nei denti. Pertanto, confrontando le proporzioni isotopiche tra gli abitanti del nord Egitto e gli Hyksos, il team ha scoperto la firma del Nilo su entrambi.
Anche se sembra esserci stato un afflusso di immigrati diverse centinaia di anni prima che gli Hyksos salissero al potere, durante il periodo che porta il loro nome, la popolazione nata nel delta è più grande. “Ciò è coerente con l’ipotesi che, sebbene la classe dominante abbia origini nel Vicino Oriente, l’ascesa degli Hyksos non fu il risultato di un’invasione, ma di un dominio interno“, scrivono gli autori dello studio.
E ci sono altre prove archeologiche a supporto di questa idea. Gli scienziati hanno lottato per trovare segni di battaglia in questa regione, nonostante ampi cimiteri, e durante questo periodo, c’è più documentazione di uomini con nomi egiziani che sposavano donne con nomi non egiziani rispetto al contrario.
Questo è importante perché la maggior parte delle invasioni nella storia sono state realizzate da uomini. Tuttavia, la nuova analisi suggerisce che, prima dell’insurrezione di Hiksa, c’erano molte più donne non locali immigrate in questa regione rispetto agli uomini.