Un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista medica Lancet ha nuovamente messo in guardia circa i rischi legati all’uso di idrossiclorochina e azitromicina. I risultati della ricerca avvertono della possibilità di una maggiore incidenza di effetti collaterali cardiaci durante la nuova pandemia di coronavirus.
Sebbene condannata dalla comunità scientifica e senza alcuna prova della sua efficacia nel trattamento del Covid-19, questa combinazione di farmaci viene ancora utilizzata nei pazienti infetti dal nuovo coronavirus, come nel caso del presidente brasiliano Jair Bolsonaro. L’articolo è firmato da Christian Funck-Brentano, Lee S Nguyen e Joe-Elie Salem, dell’Università della Sorbona di Parigi. La Francia è stata il Paese in cui è iniziata l’ondata di uso fiducioso di clorochina/idrossiclorochina contro il Covid-19 e uno dei primi a metterlo ufficialmente fuori uso, dopo che ne sono stati dimostrati i rischi e l’efficacia del trattamento di questa malattia non è stata dimostrata.
Gli effetti collaterali
I ricercatori osservano che le persone con Covid-19 hanno molteplici fattori di rischio per l’aritmia indotta da farmaci. Secondo loro, “l’ipopotassiemia (basso potassio che influenza il funzionamento del muscolo cardiaco) è comune, la febbre amplifica il blocco dei canali cardiaci indotti dal farmaco; l’aumento delle concentrazioni di interleuchina-6 (modulatore dell’infiammazione), associato a cambiamenti nel funzionamento del cuore”.
Aggiungono che la combinazione di idrossiclorochina con azitromicina può aumentare il rischio di tachicardia. Sono stati anche osservati l’amplificazione del blocco nei canali del sodio e le variazioni della frequenza cardiaca, “due condizioni associate all’ipossia (quando il livello di ossigeno nel sangue scende molto) e Covid-19“. Gli scienziati concludono l’articolo affermando che, oltre a non generare benefici, la clorochina causa effetti collaterali cardiaci potenzialmente fatali.